Crociera ai Caraibi: 7 giorni in alla scoperta di Roatan, Costa Maya e Habana

Le crociere non rispecchiano il mio stile di viaggio… ma se scelte con cura e abbinate al fai da te, non sono da scartare a priori, soprattutto con due bambini piccoli (3 e mezzo e quasi 6 anni all'epoca). Noi l’abbiamo scelta per una settimana ai Caraibi a seguire 6 giorni di on the road tra Miami e le Keys in privamera 2019. La compagnia a cui ci siamo affidati è stata MSC che offriva a qualità di prezzo l’itinerario migliore:

1 giorno di navigazione,

1 giorno nell’isola di Roatan in Honduras

2 giorni in Messico (Costa Maya + Cozumel)

2 giorni all’Havana (Cuba) e rientro a Miami.

Non mi soffermerò a descrivere i servizi della nave quanto le mete toccate che sono la parte interessante del viaggio oltre alle comodità del relax tra piscine e ristornati a bordo. Ah ovviamente le nostre tappe sono state organizzate in autonomia senza affidarsi alle escursioni della crociera.

Roatan – Honduras

 

Half Moon Bay
Sbarcati sull’isola ci rendiamo immediatamente conto della povertà che domina gli usi e i costumi della gente. Appena fuori dal finto porticciolo turistico si apre un mondo fatto di favelas e palafitte. I miei bimbi sono rimasti colpiti da come vivevano i bambini come loro… Le disparità sociali, come in quasi tutti i paesi poveri, si identificano poi nelle grandissime ville e le baraccopoli a ridosso delle stesse. La gente è comunque rispettosa e cordiale nonostante tutto. L’isola è circondata in parte dalla barriera corallina e la parte ovest soprattutto la spiaggia di West Bay, è considerata una tra le più belle del mondo… e ovviamente noi andiamo contro tendenza e ci facciamo portare da un taxista del posto in un’altra spiaggia che avevo letto essere altrettanto bella ma più piccola e raccolta e con solo gente del posto. 
Half Moon Bay
Si trova sul lato settentrionale di west bay e non appena si entra nel paesino dalla strada principale, si rimane incantati dalla vista della bellissima Half Moon Bay Beach. La spiaggia ha un facile accesso alla calma acqua cristallina dal fondale basso adatto a tutti, specialmente ai bambini. La vicinanza della barriera corallina, a pochi passi dalla riva e la protezione offerta dai due punti della “mezzaluna”, rende le acque calme e facilita l’accesso per gli amanti dello snorkeling. All’epoca del nostro viaggio era ancora una perla priva di turismo di massa ma considerato il massiccio arrivo delle crociere dagli States e dai 2 moli nuovi che stavano costruendo sarà presto presa di mira come west bay.. purtroppo… Ci godiamo qui l’intera giornata conoscendo un paio di bambini che facevano il bagno vestiti e che cercavano di comunicare con i nostri. Due birre prese in una bottega, 4 panini e via… questa è la felicità! Rientriamo un po' con un peso sul cuore con le immagini di questa gente che vive davvero in una povertà estrema, in una terra bellissima purtroppo sfruttata da un turismo di massa poco attento alla salvaguardia dell’isola.

Messico – costa Maya e Cozumel


Mahahual
Il porto di Costa Maya è completamente finto e costruito al solo scopo turistico per lo sbarco delle navi da crociera. Non mi è piaciuto per niente… degni di nota solo i fenicotteri rosa che sono sempre affascinanti da vedere ma che sono stati anch’essi trapiantati li per imbambolare i turisti. Tutto molto triste. Usciamo quindi da quel mondo finto e ci facciamo accompagnare da un taxista locale a Mahahual, villaggio di pescatori e meta di mare… passeggiando tra le casette in legno dei locali si respira un’aria molto più autentica ma purtroppo la spiaggia è invasa dai turisti e poco pulita, non so se per correnti particolari… ma non conserviamo quindi un bel ricordo.

Stessa identica impressione la abbiamo avuta a Cozumel. Qui, inoltre, tutta la parte a ovest dell’isola era ricoperta dalle alghe e le belle spiagge tipo Playa Palancar che tanto ci avevano decantato erano tutte impraticabili. Messico quindi bocciato… o almeno bocciato visitato così. Toneremo per visitarlo diversamente.

Habana (Cuba)

Il punto forte di questa crociera resta a mio parere l’Habana. Cuba ci ha affascinato con quel mix di passato decadente e di intenso presente pieno di vitalità, cultura e arte.
 
L’Habana è una delle città più antiche di quello che i colonizzatori chiamavano il Nuovo Mondo. Una storia che è ben evidente nel carattere della sua gente, nella sua architettura, nei suoi viali e nei suoi palazzi signorili che, a poco a poco, stanno rinascendo grazie ad un ambizioso piano di restauro della città. l modo migliore per conoscere questa città è passeggiare per le strade, le piazze e i parchi dell'Habana Vecchia, dell'Habana Centro e del quartiere del Vedado e mescolare la vita quotidiana della gente, che trascorre la maggior parte del tempo all'aria aperta. Abbiamo visto vecchietti giocare a domino per strada, giovani improvvisare balletti per strada, musica che esce dai bar… è bella pure nelle sue contraddizioni. L’Habana Vieja (vecchia) è stata dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1982 ed è la raffigurazione perfetta dei due volti dell’isola: palazzi splendidamente ristrutturati e vie dello shopping si alternano a edifici abbandonati e facciate pericolanti. Sa essere elegante e trasandata allo stesso tempo.
L’Habana Vieja l’abbiamo esplorata tutta a piedi il primo dei due giorni a nostra disposizione, abbiamo passeggiato tra le quattro piazze attorno alle quali si è sviluppato il centro storico: dall’imperdibile mercatino di libri usati in Plaza de Armas a Plaza de la Catedral, sfarzosa e barocca, da Plaza de San Francisco de Asis elegantemente restaurata alla coloratissima Plaza Vieja, la mia preferita.

Plaza Vieja
 

auto storiche davanti al teatro
Nel quartiere di Centro Avana, anch’esso raggiungibile a piedi dalla parte vecchia della città si trova invece il Museo della Rivoluzione, utile per approfondire la storia di Cuba. Poco distante dal Museo de la Revoluciòn si trova il simbolo dell’Avana con la sua cupola alta oltre 60 metri: il Capitolio Nacional. Costruito sul modello del Campidoglio di Washington, è stato sede del Congresso Cubano fino alla Rivoluzione ed ora ospita invece l’Accademia delle Scienze e la Biblioteca Nazionale di Scienza e Tecnologia. È una struttura imponente e si può considerare il vero centro dell’Avana, dato che la distanza tra la città e qualsiasi altra località di Cuba viene misurato da questo esatto punto. A fianco si trova il Grand Theater davanti al quale stazionano le storiche macchine colorate che si vedono in tutte le foto di Cuba e che troverete un po' ovunque.

Malecon
Ma l’Habana non è solo L’Habana vecchia o l’Habana Centro. Per vedere tutti i quartieri e i punti principali abbiamo optato il secondo giorno per il bus hop on hop off… anche per far riposare un po' i bimbi tra una tappa e l’altra. Ci sono infatti circa 30 gradi e il caldo camminando per ore si fa sentire. Tra i luoghi da vedere non si può non citare il Malecón. La bella passeggiata scorre sul lungomare per 8 chilometri tra Habana Vieja e Vedado ed è amatissima dai cubani, che la affollano ad ogni ora del giorno. Luogo di ritrovo per sportivi, artisti ed innamorati, a detta di molti regala anche la visuale perfetta per uno dei tramonti più belli di Cuba.
Percorrendo tutto il Malecon si arriva al Vedado, quartiere che ha visto il suo massimo sviluppo nei primi decenni del ‘900 quando l’Havana era meta di vacanza degli statunitensi e luogo di divertimenti e di affari. Proseguendo si arriva al Miramar, che in passato era il quartiere delle famiglie benestanti cubane, molte delle quali si erano arricchite grazie alla coltivazione della canna da zucchero, la maggior parte degli edifici sono ville costruite in base al gusto eclettico dei committenti; ora è il quartiere delle ambasciate e inoltre si dice che Fidel Castro e Raul Castro abitino qui da qualche parte ma nessuno sa precisamente dove. Alle spalle del Miramar c’è la collina dove sorge l’Università dell’Havana, completamente gratuita per gli studenti cubani e dove vengono a studiare ragazzi da quasi tutto il mondo latino-americano.

Plaza de la Revolucion

Proseguendo verso l’interno si incontra la zona che più rappresenta la storia dell’Havana post rivoluzionaria: Plaza de la Revolucion con i suoi simbolismi e i palazzi del potere Castrista. La piazza è dominata dal Memoriale José Martí, alto 109 metri. La biblioteca nazionale, molti ministeri governativi, ed altri importanti edifici hanno sede nella piazza. Situato dietro il memoriale sorge il Palazzo della Revolución, sede del governo di Cuba e del Partito Comunista cubano. Dal lato opposto al memoriale ci sono gli uffici del Ministero degli Interni e delle Comunicazioni, sulle cui facciate sono poste le famose gigantografie in metallo di due famosi defunti eroi della rivoluzione cubana: Che Guevara, con la scritta Hasta la victoria siempre e Camilo Cienfuegos, con la citazione "Vas bien, Fidel".
L’Havana ci ha stregati e ci siamo ripromessi di tornare tra qualche anno, scoprendo Cuba nella sua totalità e sperando che l’evoluzione in corso non faccia svanire quel fascino decadente che ce l’ha fatta amare.

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