Sudafrica on the road: Garden Route, Penisola del capo e Kruger in self drive

Ecco il nostro itinerario effettuato a maggio 2012


Bologna - Johannesburg – Port Elisabeth - Tsitsikamma NP
Tsitsikamma NP – Wilderness
Wilderness – Oudshoorn – Swellendam
Swellendam – De Hoop Nature Reserve
De Hoop – Franshoek
Franshoek – Cape Town
Cape Town (3 notti)
Cape Town – Kruger self drive (2 notti nel parco)
Kruger – Kapama Private Reserve (2 notti)
partenza per Mauritius

Prima di partire:

- stipulare un assicurazione medica, noi abbiamo scelto viaggi sicuri, pratica e conveniente http://www.viaggisicuri.com/
- riservare con largo anticipo l’auto e ricordate che in Sud Africa si gira al contrario! non serve la patente internazionale
- prenotate al Kruger con largo anticipo perché i lodge statali vengono riservati mesi prima (noi abbiamo prenotato a novembre per fine maggio). Negli altri posti non importa
- Temperature che variano dai 15 gradi in media della garden route, ai 30 del Kruger di giorno, e ai 2-3 al Kruger di notte

Un breve appunto sulla SICUREZZA, sulla MALARIA e sul CIBO.

Sicurezza: è inutile starsi a raccontare che in sud africa le differenze e le segregazioni sono finite con la fine dell’apartheid. La realtà è che le differenze ancora ci sono, sono visibili e palpabili ovunque. In tutte le città, soprattutto quelle grandi esiste il centro, vicino ai quartieri belli e lussuosi ed esistono le township con case fatte di lamiera e strade infangate. Quartieri recintati con filo spinato, gente nera che lavora nei campi e che va a piedi per le strade. Insomma, l’impressione è che ci sia un Sudafrica che va a 2 velocità, su 2 binari diversi… e vederli convivere l’uno da una parte della strada e l’altro da quell’altra fa impressione e fa riflettere… Detto questo, nonostante le notizie poco rassicuranti sulla criminalità e sicurezza del paese, noi non abbiamo avuto grossi problemi in fai da te. Per precauzione abbiamo evitato le zone più remote e le township, non siamo mai andati in giro dopo il calare del sole, se non uscendo dalle guest house, andando a cena in macchina e ritornando a dormire. Soltanto a Cape Town è possibile girare tranquillamente la sera ma solo nella zona del Waterfront dove si trovano poliziotti ogni 10 metri ed è tutto turistico.

Malaria: prima di partire ci siamo davvero scervellati per decidere se fare o meno la profilassi. Dopo avere consultato Usl (che ci ha riempito di una lista di vaccini da fare!!), medici di base, amici e forum vari abbiamo optato per NON fare la profilassi che comunque deve essere una scelta personale anche a seconda delle condizioni di salute della persona, dei periodi dell’anno, del posto visitato ecc ecc… questi i motivi per cui abbiamo optato per il no:
- siamo stati in zona a rischio (cmq basso), il Kruger, soltanto per 5 gg/4 notti
- siamo andati nel loro periodo invernale (fine maggio)
- la profilassi è solo una profilassi appunto e non ti protegge al 100% dal rischio di prendere comunque la malattia
- i farmaci sono pesanti per il fegato e non volevamo rischiare di rovinarci la vacanza stando poco bene
Insomma bisogna valutare a modo i pro e i contro, il rischio potenziale e quello reale. Siamo arrivati alla conclusione che era il gioco non valeva la candela e col senno di poi abbiamo fatto bene, in 5 giorni abbiamo visto soltanto 1 zanzara una sera. Questo non vuol dire che non bisogna proteggersi, anzi, ci siamo sempre riempiti di spray antizanzare e vestiti di tutto punto soprattutto alla sera e alla mattina, momento in cui il rischio è più alto. Ripeto che comunque deve essere una scelta personale.
Per il resto non abbiamo fatto nessun altro vaccino, il Sudafrica è un paese evoluto, la situazione sanitaria è ottima per i turisti, soggiornando in strutture di buon livello non abbiamo avuto nessun tipo di problema.

Mangiare e bere: in Sudafrica si mangia da Dio! e si beve da Dio! piatti tipici assolutamente la carne, da provare di tutti i tipi e in tutte le salse, specialmente il braai. Mai sentito nulla di così buono, dal filetto di kudu, allo struzzo, dal manzo al bue non potete sbagliare! e i vini sudafricano sono assolutamente buonissimi, non a caso la zona di Stellenbosch/Franshoek è famosa in tutto il mondo per l’ottimo vino e le meravigliose degustazioni.

In breve:

TSITSIKAMMA NP: molto carino, merita sicuramente una visita per la spettacolare foresta e per il percorso che porta al ponte sospeso. Suggestivi i lodge sull’oceano. Noi qui abbiamo provato l’esperienza del canopy tour, fantastico! Passare da un albero all’altro attraverso cavi e carrucole ad oltre 30 m dal suolo! Voto: 7 ½

WILDERNESS: una Guest house che vale la vacanza, fantastica con vista sull’oceano e su tutta la baia. Il paese per il resto è davvero piccolo. Voto: 9

OUDSHOORN: siamo passati per questa cittadina per visitare un allevamento di struzzi. Voto: 7

SWELLENDAM: col senno di poi si poteva saltare

DE HOOP NR: carina, molti animali allo stato brado ma anche qui col senno di poi e andando al Kruger si può saltare, anche se le dune di sabbia sull’oceano regalano foto bellissime! Voto: 6 ½

FRANSHOEK: paesino grazioso da morire, in stile coloniale, fantastici i wine tasting e tutto il contorno. Tappa immancabile del viaggio. Voto: 9 ½

CAPE TOWN: la città ha la classica posizione da cartolina, sotto la table mountain e in una baia bellissima sull’oceano. Bella la zona Waterfront per il resto il centro non è troppo sicuro, o almeno questa è la sensazione che abbiamo avuto noi. Da visitare solo di giorno mi raccomando. Voto: 8

PENISOLA DEL CAPO: natura al 100%, assolutamente da vedere il chapman’s peak drive, il capo di buona speranza e Boulder’s beach per i pinguini. Voto: 9

KRUGER: il meglio della vacanza! L’emozione di stare tra gli animali e scoprirli è una cosa indescrivibile. Sembra di essere a Jurassik Park. Voto: 10 e lode! Do la lode qui perché scoprire gli animali in autonomia è qualcosa di estremamente emozionante

KAPAMA: idem, il Kruger in miniatura ma tutto più lussuoso e organizzato dai ranger, una nota merita il Kapama River Lodge, davvero qualcosa di superlativo, da vero viaggio di nozze. Voto: 10

E ora il viaggio:


Tsitsikamma NP
1. Giorno. Ci imbarchiamo alla sera da Bologna diretti a Johannesburg con scalo a Francoforte. Compagnia Lufthansa perfetta e prima volta sull’A380 il gigante dei cieli a 2 piani. E probabilmente ancora storditi dal turbine di eventi crolliamo sul volo che ci risveglia in AFRICA! Atterriamo a Port Elisabeth, piove e c’è freschino. Ritiriamo la nostra auto prenotata dall’Italia e partiamo in direzione Tsitsikamma NP, non senza qualche iniziale difficoltà dovuta al fatto della guida a destra. Alle 3 e mezza circa del pomeriggio siamo nella nostra casetta sull’oceano. Facciamo un giretto a piedi e poi dopo una doccia ceniamo al ristornate del parco con un filetto di kudu, vino Pinotage e una foca che gioca sulla riva della spiaggia. Un incanto! Prezzi ottimi! Ricordate la mancia un 10-15%. 
 
Pernottamento : Storms River Mouth Restcamp. Voto 7 ½ più per la splendida posizione che per lo chalet un po’ umido per i miei gusti.

Wilderness
2. Giorno. ci alziamo di buon’ora perché ci attende il canopy tour! Un fantastico percorso sugli alberi a 30 m di altezza. Si passa da un albero all’altro con cavi e carrucole con lunghezze fino a 90m, prenotato dall’Italia su internet. Poi la foresta è davvero impressionante, un groviglio di alberi e piante e animali. Finito il percorso facciamo colazione e ritorniamo alla base dove decidiamo di fare l’inizio dell’Otter trail che porta fino al ponte sospeso sullo Storm River. La giornata è fantastica, il sole risplende e c’è caldo. Pranziamo sempre nel ristornate dello Tsitsikamma e partiamo in direzione Wilderness che raggiungiamo dopo 2 orette di macchina. La nostra Guest House è proprio sul mare, al quale si accede con un cancelletto. E’ tutto spettacolare, dalla casa, al mare, ai proprietari gentilissimi, alla camera con maxi vetrate. Facciamo un bel giro sulla spiaggia e poi ci facciamo consigliare un posto dove mangiare, il Joplins Pub and Steak Grill che consigliamo per il fantastico filetto con uova!

Pernottamento: Xanadu Guest Villa. Voto 10 il migliore della vacanza

Oudshoorn
3. Giorno. partiamo alla volta di Oudshoorn, città patria delle fattorie di struzzi. La strada panoramica per arrivare è molto suggestiva, il meteo è perfetto e il tempo vola. Arriviamo in tarda mattinata a visitiamo una fattoria con la visita guidata delle 11.30, durata un ora. Il tour si rivela molto interessante, vediamo struzzi neri, bianchi ed emu e alla fine riesco anche a salire sullo struzzo! E’ possibile soltanto se si pesa meno di 70 kg. Ripartiamo nel pomeriggio alla volta di Swellendam attraversando la zona desertica del Karoo. Arrivati a destinazione ci riposiamo con una birra nel giardino del nostro B e B, molto carino e curato. Ceniamo al ristorante Field and Fork consigliatoci dalla guest house e ci sentiamo di raccomandarlo per i piatti raffinati e la bellissima location in una vecchia prigione. Ottimo rapporto qualità prezzo, provate i menù! Peccato solo che la cittadina di Swellendam sia un po’ fuori da tutti i percorsi più turistici, noi l’abbiamo scelta per fare una tappa alla de Hoop Nature Reserve ma col senno di poi si potevano saltare queste 2 tappe (swellendam e de hoop) e fare un giorno in più a Wilderness e a Franshoek. Ma si sa col senno di poi è tutto più facile!

Pernottamento: Bloomestate Swellendam in B e B € 80. Voto: 9 consigliatissimo


De Hoop
4. Giorno. Partiamo dopo un ottima colazione alla volta della De Hoop Nature Reserve. La strada è sterrata e percorriamo così quasi 50km! Entriamo nella riserva e ci accorgiamo che praticamente siamo gli unici o alcuni dei pochi visitatori… facciamo tappa prima di andare al cottage alle dune di sabbia e poi rimaniamo al centro visitatori ad ammirare le nostre prime antilopi, scimmie e struzzi in libertà e una bellissima civetta enorme che ci guarda dal ramo di un albero! Mette un po’ i brividi! Dormiamo in un bungalow che non merita particolari segnalazioni, la cena invece è gradevole e davanti al camino, siamo solo noi e una coppietta tedesca.


Pernottamento: De hoop collection. Voto: 5

5. Giorno. partiamo di buon’ora destinazione Franshoek. La cittadina è davvero bella, con case bianche in stile coloniale circondate da vigneti. Essendo poi passati anche per Stellenbosh a mio parere non c’è paragone tra le due città, molto meglio Franschoek. Arriviamo alla nostra guest house proprio in centro città, comodissima per uscire anche a piedi la sera. Pranziamo al Bread and Vine alla Moreson winery e cominciamo poi il tour delle degustazioni tra le varie cantine che concluderemo il sabato: Moreson, Boekenhoutskloof (eletta miglior cantina 2012), Haute Cabriere, La Motte, Boschendal, Spier. A mio parere non potete perdervi Boekenhoutskloof, La Motte, e Haute Cabriere, scavata nella roccia, al sabato mattina fanno il rito del sabrage. Alla sera ceniamo al ristorante Reuben, molto carino dove mangiamo tartare e anatra.

Pernottamento: Centre Ville guest house. Voto 8 ½


6. Giorno. In mattinata finiamo il giro tra le cantine che avevamo programmato e poi ci dirigiamo alla volta di Stellenbosch e infine Cape Town. Pranziamo alla cantina Spier a Stellenbosch, ma nulla di sensazionale da segnalare, mentre la cantina è enorme e molto bella. Prima di arrivare a Cape Town l’autostrada passa in mezzo alle township… il panorama mette i brividi e ti rendi veramente conto delle differenze che ancora esistono in questo meraviglioso paese, della segregazione razziale che ancora è tangibile, della povertà che affligge purtroppo ancora moltissimi neri e della ricchezza che invece appartiene a pochi eletti bianchi, dalla parte opposta della strada... Arriviamo all’hotel senza grosse difficoltà, la posizione è ottima e anche l’hotel con servizio navetta da e per Waterfront ogni 30 minuti (anche se devo dire la distanza essere praticamente nulla, a piedi probabilmente si fa prima, ma la sicurezza vien prima di tutto).


Pernottamento: The Westin Cape Town. Voto 9

7. Giorno
Chapman's peak drive
. Ci svegliamo di buon ora e vediamo che purtroppo la Table Mountain è coperta dalla nuvoletta di Fantozzi… allora decidiamo di partire alla volta della penisola del capo. Passiamo da Hout Bay e poi ci immettiamo nel bellissimo Chapman's Peak Drive, strada panoramica a pagamento che si snoda lungo la costa, tra paesaggi da brivido a picco sul mare. La punta meridionale dell'isola è completamente adibita a parco naturale; vi si trovano il Capo di Buona Speranza, estremità meridionale della penisola, e Cape Point.
Sulla via del ritorno ci fermiamo a Boulder’s beach per vedere i celebri pinguini e facciamo ritorno in hotel. Ceniamo al Karibu al Waterfront, ristorante tipico sudafricano dove mangiamo il più buon filetto di manzo al braii della vacanza, un 10!. Io provo lo struzzo, buono ma dal sapore un pò particolare, non lo consiglierei. 
 
Boulder's beach
8. Giorno. Ultimo giorno a Cape Town, proviamo anche questa mattina la salita alla Table Mountain ma non siamo fortunati ed è sempre coperta dalle nuvole! Ci dirigiamo allora in centro per prenotare il giro a Robben Island. Ci dicono che è disponibile solo il tour del pomeriggio, e lo prenotiamo mi raccomando se volete andare prenotate in anticipo perché son sempre pieni! Abbiamo un paio di ore libere e decidiamo di fare un giro in centro. Devo dire che questo è stato l’unico momento nel quale non mi sono sentita molto sicura, nonostante la polizia ad ogni angolo, qualche turista e nonostante il fatto che fossero le 11 di giorno. Infatti, visitiamo velocemente il Castle of good hope, il city hall e l’abbazia ma poi ritorniamo in albergo perché sinceramente no ci stavamo godendo il tutto. Al pomeriggio ci dedichiamo a Robben Island, molto interessante la storia e la visita alla prigione anche se la traversata in barca col mare un po’ mosso non è stata piacevolissima ma… appena prima di attraccare a Robben Island un branco di delfini ci viene incontro ed è tutto meraviglioso! Di ritorno da robben ceniamo sul molo a base di hamburger e onion rings ;)

 
9. Giorno. Partenza per Nelspruit col volo delle 10. L’aereo è piccolino ma il volo passa veloce mentre ci documentiamo sugli animali del Kruger. Abbiamo comprato in aeroporto a cape town uno splendido libricino con tutte le foto degli animali della riserva, relativi nomi descrizione e spazio per spuntarli una volta visti. Troppo fico e davvero utilissimo per riconoscere gli animali. Una volta atterrati in mezzo al nulla, ritorniamo la nostra auto prenotata dall’italia e partiamo alla volta del Kruger. In un’oretta siamo al cancello di ingresso Melanane Gate a sud, quasi al confine del Mozambico. Sbrighiamo le formalità di ingresso, ci spiegano rapidamente come comportarci e ci dicono che tassativamente alle 17.30 dobbiamo essere al nostro campo prenotato per la notte. Lo Skukuza. Appena partiti all’interno del Kruger inizia lo spettacolo.. praticamente ci fermiamo ogni 10 metri perché è un continuo incontrare animali nuovi e diversi! Vediamo proprio poco dopo l’ingresso il nostro primo big five, il bufalo che mangia proprio sul ciglio della strada e io dalla macchina riesco a fotografarlo a distanza di 2 metri! Ripartiamo e poco dopo ci imbattiamo nel nostro 2 big five, l’elefante, che poi vedremo tantissime volte anche in branchi di 30/40 alla volta! Ci spostiamo poi dalla strada principale per fare un po’ di sterrato, comunque agevole, e vediamo un paio di bellissime giraffe che ci seguono con lo sguardo al nostro passare a distanza ravvicinata. 
E poi arrivati ad una pozza ecco il nostro 3 big five, il rinoceronte con piccolo annesso sdraiato sul ciglio della pozza. Uno spettacolo indescrivibile e partono milioni di foto! E così via in un susseguirsi di avvistamenti tra un misto di eccitazione e paura che non potrò mai dimenticare. Alle 17.30 entriamo al nostro campo e prendiamo possesso del nostro bungalow sulla riva del fiume e ceniamo al ristorante con un hamburger +patate.

10. Giorno. Ci alziamo all’alba alle 5 del mattino decisi a trovare il leone!! ma la caccia è dura e saremo premiati solo a metà. Intanto subito dopo l’uscita dal campo ci imbattiamo in un gruppo di wild dog che ci dicono essere molto rari ed è una fortuna averli visti. Sono simili alle iene, solo con orecchie tonde più grosse. Poco dopo siamo su una collinetta ed ecco che spuntano due leonesse che rincorrono un facocero. ma purtroppo li perdiamo subito dopo nella macchia. A giornata si sussegue in una serie di avvistamenti tra zebre, gnu, elefanti, rinoceronti, giraffe, ippopotami e chi più ne ha più ne metta… arriviamo a sera stanchi ma soddisfatti. Siamo al Satara, qui si susseguono tutti i giorni avvistamenti di leoni, li dobbiamo vedere assolutamente! E poi manca sempre l’ultimo big five… il leopardo. Ma quello sarà dura. Al campo ci assegnano il bungalow e mio marito vuole provare il braii fai da te…e braii sia! Compriamo al supermercato interno la carne di gnu, della verdura e una bottiglia di vino, accendiamola il fuco sotto la griglia e via….. buonooo!! E bravo al cuoco!


11. Giorno. puntiamo la sveglia alle 4.30 del mattino decisi a vedere il leone ma non so se a causa del vino o di cosa la sveglia non suona e quando apriamo gli occhi son già le 6.30 e il sole è già sorto…
Ci dirigiamo verso l’uscita a ovest del Kruger per raggiungere la riserva privata Kapama River Lodge che ci ospiterà per altri 2 gg. Usciamo dall’Orpen Gate senza averlo visto. Arriviamo a Kapama circa alle 13 e rimaniamo impressionati dalla bellezza del posto, da vera luna di miele… piscina con vista savana, spa, casette di legno, ristorante attorno al fuoco… uno SPETTACOLO, è cara ma ne vale la pena! Sbrighiamo le formalità, pranziamo con ogni ben di dio tutto compreso nel pacchetto che ho prenotato direttamente con la riserva e alle 17 partiamo per il primo safari con jeep aperte. Siamo in 6 più 2 ranger, il guidatore e quello che io chiamo l’avvistatore! Il tutto è molto bello ed emozionante, il contatto con gli animali visti dalla jeep aperta è ancora più emozionante perché sei proprio tu e loro che ti fissano negli occhi… ci fermiamo per aperitivo nella savana e ripartiamo. Il clima al Kruger cambia improvvisamente al calar del sole, se prima c’erano 30 gradi poi la temperatura è capace di scendere 30 gradi nel giro di un ora… incredibile. Io mi imbacucco tra maglioni e coperte e ripartiamo alla caccia del leone! ma saremo più fortunati… leoparda con piccolo! 
E’ già buio e freddo ma noi siamo tutti elettrizzati dalla scoperta, non capita tutti i giorni di vedere il leopardo, siamo stati fortunati! Stiamo li circa mezz’ora a guardarla e a seguirla. L’animale più bello visto a mio parere. Arriviamo tardi a cena, sono già tutti attorno al fuoco che mangiano… ecco questa è un’altra di quelle cose dell’Africa che non scorderò mai.. mangiare attorno al fuoco con il freddo pungente, chiacchierando del più e del meno con gente proveniente da tutto il mondo ma tutti condividendo il magico momento.

12. Giorno. Oggi giornata intera a kapama.. questo il ritmo. Sveglia ore 4.30 del mattino! Alle 5 si parte per il safari fino alle 8. Si torna e si fa colazione, poi piscina fino a pranzo. Si pranza, poi ancora piscina, poi alle 5 nuovo safari serale. Cena e a letto alle 9.30/10. oggi dobbiamo assolutamente vedere il leone! e’ la nostra ultima possibilità… e siamo premiati! La mattina di buon ora lo vediamo, seduto sotto ad un albero, la criniera è imponente, ci guarda e si sdraia mettendosi a dormire…. Wow! Li a fianco poco lontano la leonessa con annessa carcassa di gnu appena mangiato… ancora sveglia e vigile sulla preda. Io trattengo il fiato mentre lei scruta attorno. Mamma che paura…. Io nella mia testa penso: “ma questa ci mette un nano secondo a saltare sulla jeep e a mangiarci tutti”. Alla sera nuova esperienza indimenticabile…. Assistiamo ad un’uccisione in diretta, due leonesse e un povero facocero…. Ho ancora la pelle d’oca, ma è la legge della natura… 
 

13. Giorno. Ultimo giorno in sud Africa… raggiungiamo Johannesburg in auto e partiamo alla volta del nostro meritato riposo a Mauritius.

L’africa è veramente una terra fantastica… e in ordine sperso non potrò mai dimenticare:
- la vista dell’oceano dalla nostra stanza a Wilderness
- la cena nel boma attorno al fuoco nella riserva privata
- l’emozione della caccia e della scoperta degli animali al Kruger
- il Waterfront di Cape Town di notte
- la vista di Città del Capo e della table mountain dalla barca per Robben
- la degustazione di vino a Boekenhoutskloof sotto la pioggia davanti al camino
- i pinguini di Boulder
- il Chapman nella penisola del capo
- il ponte sospeso sullo Storm River a Tsitsikamma

Il mal d’Africa esiste!!


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