Miami e le Keys: 6 giorni nel profondo sud della Florida

Approfittiamo del lungo ponte tra Pasqua, 25 aprile e 1° maggio del 2019 e partiamo alla volta di Miami e delle isole Keys a cui attaccheremo 1 settimana di crociera ai Caraibi. Abbiamo prenotato tutto con largo anticipo, a settembre per aprile e questo ci ha permesso di spuntare prezzi e voli davvero ottimi. Il pensiero principale sul viaggio è stato proprio il volo che rischiava di essere piuttosto lungo per i bimbi (3 e mezzo e quasi 6 anni) ma in realtà non hanno fatto una piega né per quello né per il fuso che invece ha colpito noi adulti per 4/5 giorni. Come periodo è decisamente il migliore per il meteo; abbiamo trovato sempre bello ma mai troppo caldo o troppo umido.

Partiamo da Verona e dopo un breve scalo a Londa atterriamo a Miami che è già sera quindi filiamo diretti in appartamento, situato a South beach. Non lo segnalo perché non era nulla di speciale ma la posizione era perfetta, proprio di fronte al Lummus Park. Resteremo a Miami 3 giorni per poi proseguire con 2 notti a Marathon sulle Isole Keys.

Art Deco District
1. Giorno. Ci svegliamo molto presto, come prevedibile, quindi usciamo e ne approfittiamo per fare una passeggiata in una Ocean Drive ancora deserta. La strada è il simbolo dell’Art Deco District, con oltre ottocento edifici dalle bellissime facciate color pastello, risalenti agli anni ‘30 del secolo scorso, straordinariamente restaurati, molti trasformati in alberghi di classe. Ocean Drive è il fulcro della vita di Miami beach, colorata, vivace, con caffè e ristoranti. Proseguiamo poi in Lincoln road, la strada dello shopping. La mattina se ne va così, curiosando qua e là, affascinati dal mix culturale della città…  Miami è piena in tutti i suoi quartieri di gente sudamericana, ben integrata. Si parla lo spagnolo quasi quanto l’inglese, ci sono venezuelani, haitiani, argentini, colombiani, cubani e chi più ne ha più ne metta.

Nel pomeriggio decidiamo di rilassarci un pò in spiaggia e ci basta attraversare la strada per essere al Lummus Park da dove si gode una splendida vista dell’intera area costiera di South Beach e delle sue torrette colorate. Le spiagge di Miami Beach sono un vero spettacolo: l’ampio litorale di sabbia bianca, gli iconici casottini colorati dei bagnini, l’acqua limpida e cristallina… sembra davvero di essere in un film! non perdetevi anche una capatina al tramonto dove il tutto diventa quasi surreale, un po' come tornare indietro nel tempo.

vista di Downtown
2. Giorno. Decidiamo di vedere velocemente Downtown, uno dei due quartieri che costituiscono il centro finanziario di Miami, in gran parte dominato da alti grattacieli, alcuni insoliti e spettacolari. Ed il mezzo migliore per esplorare il quartiere di Downtown è il Metromover, una monorotaia sopraelevata completamente gratuita dalla quale si hanno splendide vedute di Miami. Le stazioni sono luminose ed aperte sui lati, i convogli hanno grandi vetrate, visto che non c’è il conducente puoi sederti davanti e goderti al meglio il panorama. Tuttavia, quando poi si scende dal Metromover e ci si inoltra nella Downtown si rimane un po’ delusi: la zona centrale di Miami risulta in realtà un po’ trascurata e priva di reale interesse. Vi consiglio invece Little Havana (breve anticipazione per noi di quello che ci attenderà a Cuba i giorni a seguire); una breve passeggiata qui ci proietta letteralmente in un altro mondo, tra ristoranti tipici e locali dove si suona musica cubana, negozi di sigari e rivendite di frutta esotica dove si parla rigorosamente spagnolo. Uno dei luoghi più incantevoli è il Máximo Gomez Park, meglio conosciuto come Domino Park, dove si possono osservare i cubani giocare a scacchi e domino. Pomeriggio nuovamente in spiaggia!

Children's Museum
3. Giorno. Dedichiamo la mattina per la gioia dei nostri figli al Children’s Museum, credo unico posto al mondo dove l’ingresso agli adulti non accompagnati da bambini, è vietato! Il museo offre molte sale a tema: il castello dei sogni, la banca (dove imparare a risparmiare e a utilizzare il denaro), il porto, la stazione dei pompieri, il wellness center (dove si insegnano le regole per una vita sana), il pet shop (per imparare ad accudire i piccoli animali domestici), lo studio musicale, il supermarket, il mare e gli oceani e altro ancora. Oltre a questi spazi didattici ci sono esposizioni temporanee e soprattutto molte attività, dalla danza alla musica, dallo story telling alla costruzione di castelli di sabbia, da corsi di arte alla zona delle bolle di sapone, dalle tecniche di riciclo a incontri dedicati agli usi e costumi degli indiani. Davvero tutto bellissimo tanto che non riusciamo più a portarli via 😊.

Nel pomeriggio volevamo vedere il quartiere di Wynwood, famoso per i suoi graffiti, ma alla fine provati dalla mattinata ci siamo arresi ad un ennesimo pomeriggio on the beach. Scusa per tornare prima o poi in questa magnifica città. Non siamo andati neanche a Virginian Key e a Key Biscayne perché prevedendo il proseguo alle Florida Keys abbiamo preferito concentrarci su altro.

4. Giorno. Ritiriamo la nostra auto e partiamo di buon’ora in direzione Keys ma con una sosta fondamentale… le Everglades!!! per la gioia dei nostri figli andiamo a vedere i coccodrilli! Le Everglades sono una delle maggiori lande subtropicali del mondo. Per la loro bellezza selvaggia e i tanti animali esotici che vi abitano, le Everglades sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità, Riserva della Biosfera e Zona Umida d'Interesse Internazionale. Entriamo nel parco dall’ingresso di Homestread e poco dopo siamo al Royal Palm Visitor Center. I ranger ci consigliano l’Anhinga Trail, un sentiero di 1,5km sopraelevato costruito su una passerella in legno, che consente di ammirare oltre l’uccello da cui prende il nome anche alligatori nella palude e altri animali tipici del parco. 

 

Ci è stata fornita una mappa per i bimbi con tutti gli animali presenti nelle everglades e dovevano segnare quante più specie ne trovavano. E ‘stato molto divertente nonchè istruttivo.  Il percorso è davvero interessante e anche un po' pericoloso perché gli alligatori sono assolutamente in libertà e noi ne abbiamo incontrato uno nel vialetto. L’altro percorso è il Gumbo Limbo Trail, in questo caso si tratta di 600 metri da percorrere nella giungla. Nessuna passerella e nessuna protezione. Adatto ai più temerari. Io con i bimbi non me la sono sentita ma mio marito è andato... E’ tornato vivo e vegeto quindi tutto bene! 😂

 

Ripartiamo in tarda mattinata per le Keys… solo il tragitto in macchina lungo la Overseas Highway vale il viaggio perché la strada che collega le Florida Keys è essa stessa un'attrazione. Avrete visto centinaia di foto a riguardo, ma l’emozione che si prova nell’attraversare queste isolette e piccoli atolli è qualcosa di indescrivibile, così come l’atmosfera che si sente in questa ultima parte del continente americano. Arriviamo al nostro alloggio a Marathon dopo esserci fermati in diverse volte ad osservare il panorama, le mangrovie e la strada!! Dormiremo per 2 notti al Sea Dell Motel che ci sentiamo di consigliare per la posizione, proprio a metà strada tra Miami e Key West e per la semplicità della struttura con camere indipendenti. Presente inoltre una piccola piscina riscaldata che per i bimbi è sempre il top! ah girano libere tra le palme attorno al motel grandi iguane colorate che mangiano beatamente i fiori del giardino!

Sombrero beach
Lasciamo le nostre cose e ci dirigiamo in spiaggia per un pomeriggio di relax. A poche centinaia di metri si trova infatti una delle più belle spiagge delle Key, Sombrero beach, sabbia bianca, acqua limpida e anche giochi per bambini. La scelta di Marathon non è affatto stata casuale 😉. In serata ci rilassiamo in piscina e ci godiamo la cena all’aperto sotto al patio.

 

Calusa beach

5 Giorno. La mattina successiva partiamo presto direzione Key West, il punto più a sud del continente americano. Nel tragitto (poco più di un ora) che ci separa dalla meta ci fermiamo in un paio di punti per noi imperdibili. Dopo lo spettacolare ponte sull’oceano chiamato 7 Mile Bridge, la Overseas Highway ci porta nella piccola isola di Bahia Honda Key. L’obiettivo della nostra visita è Bahia Honda State Park: spiaggia bianca, acque turchesi, barriera corallina, palme ondeggianti, fitta vegetazione e fauna: praticamente un angolo di paradiso ancora al riparo dal turismo di massa; segnaliamo però che alcuni punti ancora portano il segno (ad aprile 2019) dell’uragano Irma. Vi consigliamo pertanto Calusa Beach, che si trova in una posizione strategica. La spiaggia è piccola, ma il vantaggio principale è che la posizione riparata permette di fare il bagno nell’acqua calma e tiepida anche quando le altre spiagge hanno un mare più mosso. Calusa Beach, oltre a presentarsi in modo invitante grazie alla sabbia e ai colori dell’acqua, rappresenta un punto panoramico d’eccellenza per vedere il vecchio ponte ferroviario progettato e realizzato da Henry Flagler tra il 1905 e il 1912 per unire le Keys.

Proseguiamo verso sud e arriviamo a Key West, il punto terminale della Overseas Highway, la città più vivace di tutte le Keys. Parcheggiamo la macchina e via alla scoperta… Key West deve essere vissuta. Dimenticatevi i tour turistici, la casa di Hemingway con le sue file per la visita; basta girare per le sue strade alla ricerca delle coloratissime casette di legno, fermarsi nei piccoli caffè o ristoranti e mangiare una Lime Pie. La zona di Old Town più interessante è quella che si dispiega fra le strade di Duval Street e Whitehead Street. Agli estremi sud e nord delle 2 strade troviamo 2 autentici simboli di Key West: il Southernmost Point e Mallory Square (a pochi passi dal porto storico) e famosa per i suoi mitici tramonti con spettacoli di artisti di strada.

 

Fort Zachary beach park
Nel pomeriggio ci godiamo un po' di riposo al Fort Zachary Taylor Historic Park Beach, che ha anche un pezzo di spiaggia attrezzata. I colori del mare sono molto belli ma purtroppo essendo molto esposto il mare risulta mosso e difficilmente balneabile. Nel tardo pomeriggio torniamo a Marathon e dopo un tuffo in piscina ci tuffiamo nel letto!

6 Giorno. Rientriamo con calma a Miami dove ci imbarcheremo per la prossima avventura nei Caraibi... perchè...
 
"Ogni giorno è un giorno nuovo" Hemingway

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