Budapest in 4 giorni

Aprile 2022

il Parlamento
1. Giorno. Nonostante le decisioni inziali se partire o meno vista l’incertezza della guerra, optiamo per andare e poco dopo pranzo del venerdì di Pasqua siamo in città nel nostro appartamento prenotato su airbnb. L’appartamento è nuovo e molto bello nel pieno centro del quartiere ebraico, dotato anche di garage interrato e di un piccolo terrazzino che è davvero carino. Cucina fornita, lavatrice e asciugatrice. Si raggiungono tutte le principali attrazioni di Pest a piedi. La proprietaria disponibile e veloce nelle risposte e parla anche Italiano 😉 siamo stati molto bene, consigliato al 100%. Usciamo subito per un primo contatto con la città. L’impressione è di essere in una piccola Vienna, elegante, ben organizzata, pulita e vivace! Ed estremamente economica 😉. 

Szlimpa Kert

Facciamo un primo giro nel quartiere ebraico entrando allo Szlimpa Kert, senza dubbio il ruin pub più famoso di Budapest, all’interno di una vecchia fabbrica di stufe e nello street food accanto. La zona del quartiere ebraico è piena di questi pub in rovina, per lungo tempo luoghi di aggregazione non riconosciuti delle giovani generazioni di Budapest, oggi diventati vere e proprie attrazioni turistiche. E' un quartiere vivo ed estremamente interessante, anche per i bambini! Arriviamo fino alla grande Sinagoga, davvero imponente e ammiriamo nel cortile interno il famoso salice piangente fatto di lame di metallo. 

ponte Elisabetta
 Proseguiamo la nostra camminata fino al ponte Elisabetta da quale si gode una vista meravigliosa sul Danubio e sul Castello di Pest sulla sponda opposta del fiume. Torniamo sui nostri passi per percorrere tutto il lungo Danubio fino al Parlamento. Nel nostro tragitto costeggiamo la bellissima linea del tram giallo n. 2. La strada che affianca il tram fortunatamente è chiusa per lavori e questo rende la passeggiata estremamente piacevole e tranquilla. Incrociamo la statua della ragazza con il cane e poi quella più famosa della Piccola Principessa

 

la Piccola Principessa

 
le scarpe sul Danubio
Arriviamo quindi al famoso ponte delle Catene, al momento in restauro e tutto coperto dai teli. Peccato.
Superato il ponte poco prima di arrivare al Parlamento incontriamo le Scarpe sul Danubio, monumento toccante dedicato alla memoria dell’olocausto degli ebrei. Siamo infine al Parlamento, simbolo della città e dell’intera Ungheria. L’edifico è davvero bello e imponente sia dalla parte del fiume, sia dal lato interno dove sono state restaurate le due piazze interne sulle quali si affaccia.
 
ruota panoramica
Dopo una breve sosta riprendiamo verso casa e attraversiamo la bella piazza Liberty square dove i nostri bimbi restano incantati dalla fontana della piazza. Gioco che piace a grandi e piccini e ci ritroviamo tutti bagnati ma contenti! Proseguiamo verso sud direzione Elisabeth Square dove ci attende la Ruota Panoramica, tappa immancabile per i bambini! Finisce qui la nostra prima giornata.

2. Giorno. Ci alziamo di buon’ora ma purtroppo non è una bella giornata, il cielo è grigio e non promette niente di buono. Rimandiamo quindi al giorno successivo la visita della collina di Buda e cambiamo programma. Ci dirigiamo a piedi verso la chiesa di Santo Stefano, che visitiamo internamente e saliamo fin sulla cupola perché coi bimbi non può mancare! La vista però causa il vento freddo e il cielo grigio non ci lascia particolare soddisfazione, molto meglio dalla ruota panoramica la sera prima. Usciti dalla chiesa ci incamminiamo in Andrassy Ut, il più importante viale di Budapest. Qualcuno ha paragona questo viale agli Champs Elysees di Parigi. A mio modesto parere, ancora non reggono il confronto ma chissà… Passiamo davanti all’Opera e arriviamo fino a Piazza degli Eroi.  
 
piazza degli Eroi
Piazza degli eroi è una delle piazze più imporatnti della città costruita per celebrare il millesimo anniversario dell’Ungheria. La piazza è dominata da un’imponente colonna corinzia alta 36 metri sormontata dall’Arcangelo Gabriele. Questa composizione scultorea, chiamata anche Monumento del Millennio, dal 2002 è stato dichiarato insieme al viale Andrassy Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Sulla piazza si affacciano anche due importanti edifici, il Museo delle Belle Arti a sinistra e il Palazzo dell’Arte a destra che però non abbiamo visitato. Superata la piazza si entra nel parco pubblico del Varosliget, il polmone verde della città. Ci fermiamo nel parco per i bimbi e intanto diamo un’occhiata. Poco distante ci sono i Bagni termali Szechenyi, i più antichi della città, che ci sentiamo di consigliarvi se non avete bambini al seguito. Tra le altre attrazioni che noi non abbiamo visitato, troverete lo Zoo di Budapest, il Museo dei mezzi di Trasporto, il Museo dell’Agricoltura e la Pista di Pattinaggio sul ghaiccio più prande d’Europa, che era da poco stata chiusa. Nel Parco del Varosliget si trova il magnifico castello del Vajdahunyad Vara, costruito nel 1896 in occasione dell’Esposizione Universale. 
 
murales del quartiere ebraico
Purtroppo inizia a piovere, facciamo un carnet di biglietti da 10 biglietti (potete farli in tutte le macchinette che troverete agli ingressi delle metro e valgono per metro tram e autobus) e prendiamo la metro per tornare a casa, per prepararci e andare alle terme! La linea M1 della metro di Budapest è davvero bella, una delle più antiche del mondo e tenuta benissimo, con tutte le stazioni storiche fatte di legno e mattonelle. Con un totale di undici stazioni ne conserva ben otto originali in cui pavimenti, illuminazione e panchine sono gli stessi di quando fu edificata alla fine del 1800. Tornati a casa prepariamo l’occorrente e ci dirigiamo alle terme, tenute appositamente per un pomeriggio di pioggia. Avendo con noi i bambini abbiamo scelto i bagni Csillaghegyi che sapevamo avere da poco aperto un’intera aerea dedicata ai bambini. I bagni sono molto belli, grandi e ben tenuti, ma certo non sono all’altezza degli storici bagni che troverete in centro a Budapest (Bagni Széchenyi o Gellert) da preferire senza bambini. Ad ogni modo il pomeriggio trascorre veloce e dopo 3 orette torniamo verso il nostro appartamento. Non abbiamo voglia di prepararci da cena e scendiamo sotto casa al Fekete Kutya, un pub frequentato prettamente da locali ma molto carino con birre artigianali e stuzzichini per cenare. Prezzo davvero basso. 

chiesa di Mattia Corvino
3. Giorno. Oggi splende il sole e ci dirigiamo finalmente alla collina di Buda. Scendiamo con un bus sotto al castello e iniziamo la salita a piedi. La vista dal Castello sulla città di Pest è davvero bellissima, complice il cielo terso. Poi tutto ci sembra perfettamente in ordine e curato. Proseguiamo la notra scoperta verso la chiesa di Mattia Corvino che si presenta con le sue meravigliose guglie in stile gotico e il tetto colorato. Sono le 10 della Domenica di Pasqua e la piazza è gremita per l’inizio della messa. Fortunatamente molti entrano lasciano una piazza semivuota e davvero da wow. 
 
Bastione dei Pescatori
A 50 metri la chiesa di Mattia viene circondata dal Bastione dei Pescatori. Il Bastione inserito nel patrimonio dell’Unesco, è una fortificazione costruita con lo scopo di difendere la città dagli attacchi nemici, il cui compito era stato assegnato ai pescatori, da qui il suo nome. Domina il Danubio e credo sia la parte più bella della città, sia per la bianca struttura del bastione, sia per la vista straordinaria sul Danubio, su Pest, l’isola Margherita, la collina di Gellert e il grandioso Parlamento. Nella piazzetta tra la chiesa e il bastione i miei bimbi si perdono a vedere un'aquila portata da un signore per fare foto coi turisti. Dopo aver perso più di un ora tra foto e riposo in un parco appena sotto il Bastione. (i parchi per bambini sono bellissimi, altrochè i nostri!) ci dirigiamo verso il lungo Danubio passando dalla Chiesa Rossa. Da poco più avanti si gode una bellissima vista del parlamento al di la del fiume. Mangiamo qualcosa in un ristorante messicano Arriba! Taqueria, uno dei pochi aperti il giorno di Pasqua, cmq buono ed economico. 
 
isola Margherita
Riprendiamo il tram fino all’Isola Margherita, dove trascorriamo praticamente tutto il pomeriggio rilassandoci tra parchi giochi, il mini Zoo e i giardini fioriti. Purtroppo la fontana musicale era chiusa. Non ci siamo spinti fino al giardino giapponese perché lo spettacolo tra natura e fiori era davvero bello in tutta l’isola. Ripartiamo in tardo pomeriggio per rientrare a casa a piedi, ritornando verso Pest e passando nuovamente dal Parlamento. Segnalo il bellissimo parco per bambini Olimpia park proprio poco prima del parlamento, dedicato ai campioni olimpici. Rientriamo in appartamento passando per Vaci ut, la via dello shopping e dei negozi. Arriviamo a destinazione stanchi e distrutti, prendiamo qualcosa in uno street food sotto casa e mangiamo in appartamento. 
 
4. Giorno. Ultimo giorno a Budapest. Oggi è nuovamente una grigia giornata, ci dirigiamo al mercato centrale, uno dei mercati coperti più grandi d’Europa ed è ospitato all’interno di un elegante edificio con struttura in ferro tipica della fine dell’Ottocento. Una visita al mercato coperto di Budapest è un’ottima scusa per portare a casa prodotti tipici, acquistare souvenir, concedersi un pranzo tipico o uno spuntino veloce, ma anche semplicemente per passeggiare ammirando il via vai di gente affacendata nei loro piccoli rituali quotidiani. Lasciato il mercato proseguiamo per la collina Gellert per salire alla Cittadella ma purtroppo è momentaneamente chiusa per ristrutturazione e non si può salire. Vista la giornata decidiamo quindi di fare qualcosa per i bimbi e andiamo al Tropicarium, situato in zona periferica di Budapest in un grosso centro commerciale. Ci sono molteplici varietà di pesci tropicali e non, serpenti, varie specie di iguane tartarughe e scimmie che coesistono in un habitat ricreato alla perfezione. Il tunnel sottomarino, principale attrazione è spettacolare con diverse specie di squali razze e folte popolazioni di pesci. I bimbi lo hanno adorato. 
 

Finiscono qui i nostri 4 giorni in questa bella città che ci ha davvero stupiti in positivo! più che Parigi a me ha ricordato Vienna, elegante, ben organizzata, pulita e vivace! 

Vi consiglio qualche piatto tipico da non perdervi:

- il Kurtőskalács il dolce più antico del Paese, lo si trova dappertutto anche nelle bancarelle in giro per la città. Composto da una sottile sfoglia zuccherata avvolta intorno ad un apposito bastone di legno e cotto sopra al fuoco. Si forma quindi un cilindro di pasta che viene ricoperto in base alle preferenze da cacao, cioccolata in scaglie, cannella, papavero, noci, vaniglia, cocco o mandorle.

- il Lángos che troverete in tutti gli street food, ovvero una focaccia fritta fatta di pasta o con la variante di patate, ricoperta di panna acida, formaggio e altri ingredienti a scelta. Molto buona!

-iInfine il “classico” Gulash che più o meno tutti conosciamo.

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