USA on the road: California Nevada Utah Arizona
Diario di quello che si può definire “il viaggio sognato da una vita”. Due amiche in una vacanza on the road ad agosto 2009. Abbiamo toccato 5 stati: California, Nevada, Utah, Arizona e Hawaii, di cui racconterò in diario, a parte con più di 5000 km percorsi… Il viaggio è stato preparato con cura e tutto fai da te prenotando su internet.
Bryce Canyon |
Ecco le tappe:
Milano – San Francisco (3 notti)
San Francisco – Yosemite (2 notti)
Yosemite – Sequoia
Sequoia – Death Valley
Death Valley – Las Vegas (2 notti)
Las Vegas – Zion
Zion – Bryce Canyon
Bryce Canyon – Moab (2 notti)
Las Vegas – Zion
Zion – Bryce Canyon
Bryce Canyon – Moab (2 notti)
Moab – Monument Valley
Monument Valley – Page
Page – Grand Canyon (2 notti)
Grand Canyon - Phoenix
Monument Valley – Page
Page – Grand Canyon (2 notti)
Grand Canyon - Phoenix
Phoenix - San Diego (2 notti)
San Diego – Los Angeles (2 notti)
Los Angeles – Oahu
Prima di partire:
San Diego – Los Angeles (2 notti)
Los Angeles – Oahu
Prima di partire:
- studiare con cura a priori guide e racconti e valutando le distanze da percorrere
- stipulare un assicurazione medica, noi abbiamo scelto viaggi sicuri, pratica e conveniente http://www.viaggisicuri.com/
- compilare la domanda ESTA per l’ingresso negli Stati Uniti http://italy.usembassy.gov/visa/ESTA/default.asp stampare la conferma e portarsela con i documenti viaggio.
- riservare con largo anticipo l’auto. Guardate i siti della Alamo, Dollar, Avis, Thrifty etc... per capire un po’ prezzi, a volte ci sono offerte. Se avete una American Express (noi non l’avevamo) informatevi che può darsi che vi copra per l'assicurazione auto, e risparmiate abbastanza
- se andate a fine luglio/agosto prenotate i pernottamenti soprattutto nei parchi perché era tutto no vacancy!! Quindi con il senno di poi abbiamo fatto benissimo a prenotare tutto anche se questo vuol dire progettare a priori tutte le tappe
- prenotare i voli per tempo se andate ad agosto!
- attenzione al vestiario che portate, considerate che sarete sempre in viaggio e quindi ci vuole una valigia piccola ma intelligente. Le temperature saranno delle più svariate e quindi avrete bisogno di canottiere ma anche di felpe.
SAN FRANCISCO: sicuramente la città più bella vista nel nostro viaggio, ed è anche la più occidentale, a mio parere non è ai livelli di New York ma merita assolutamente di essere vista! Alla mattina c’è spesso la nebbia sulla baia ma verso l’ora di pranzo compare magicamente uno splendido sole. Fate il Muni Pass alla Powell Station per girare x 3 gg su tutti i mezzi di trasporto. Per prendere i Cable Car spesso c’è una fila lunghissima alle fermate ma basta spostarsi alla fermata successiva per prenderlo senza problemi;) non li riempiono mai al max per poter prendere su i passanti!! A San Francisco non serve l’auto per girare anzi sarebbe solo scomoda perché non sapreste dove parcheggiarla ed inoltre i pochi parcheggi costano oro. Voto 9
YOSEMITE: personalmente avendo poco tempo a disposizione sarebbe il parco che fra tutti eliminerei. Niente di più che le nostre Dolomiti, quindi uno scenario per me abbastanza consueto. Forse mi aspettavo molto di più visto che per gli americani è uno dei parchi più belli… e si sa quando le aspettative sono molte alte poi se ne esce delusi. Comunque, venendo da San Francisco col senno di poi è meglio dormire a Merced per poi uscire dal parco il giorno dopo dall’uscita a sud attraverso Oakhurst, viceversa per chi viene da Las Vegas. Voto 5 ½
SEQUOIA: Molto carine le Sequoie giganti della Giant Forest per il resto niente di che. Se volete visitare le Crystal Cave (che noi non abbiamo visto) i biglietti sono da comperare all’ingresso del parco e NON all’entrata della grotta. Voto 6 ½
DEATH VALLEY: non l’ho apprezzata al meglio per il troppo caldo, i colori erano tutti piatti. Con il senno di poi sarebbe meglio dormire proprio nella valle a Fornace Creek per poter godere al tramonto e all’alba dei punti panoramici. Con quella luce sicuramente i colori offrono uno spettacolo migliore, per non parlare del clima un po’ più favorevole! Voto 6
LAS VEGAS: è la città di plastica, ma è da vedere! A mio parere, un must sono le fontane del Bellagio e il Venetian con il suo cielo finto e i gondolieri che cantano Oh sole mio! Tremendamente Kitch. N.B. A Las Vegas i prezzi nel weekend lievitano quindi se programmate il viaggio nel fine settimana prenotate con largo anticipo e vedrete che risparmierete un tot! Voto 7 ½
ZION: bel paesaggio ma se avete poco tempo passate direttamente al Bryce. Voto: 6 ½
BRYCE: solo una parola, meraviglioso. Personalmente è uno dei parchi che mi è piaciuto di più, da non perdere il Navajo loop trail. Voto 10
CANYONLAND: il parco che non ti aspetti, meno turistico di tutti ma credo meriti molto più di tanti altri più sponsorizzati. Panorami da urlo. Regna un silenzio e una pace indescrivibili. Voto 9
DEAD HORSE: uno scorcio che vale oro. Voto 9
ARCHES: trovo sia bellissimo il delicate arch da vedere al tramonto, c’è una scarpinata da fare ma il panorama merita merita merita. Voto 8
MONUMENT VALLEY: la strada più scenografica che io abbia mai visto. Ci saremo fermate almeno 10 volte prima ancora di arrivare..:) se potete dormite dentro la valle come abbiamo fatto noi, l’albergo View at the Monument Valley, l’unico all’interno del parco, è stato inaugurato nel 2009 e tutte le camere hanno vista sui tre pinnacoli più famosi della Monument. Si vedono un tramonto e un alba stupendi. Non perdetevi inoltre il giro della Monument, potete farlo con la vostra auto, ma solo se è una jeep, oppure con le macchine attrezzate dei Navajo. Avevo letto che la strada era percorribilissima con le auto ma vi giuro che era piena di buche e noi siamo tornate indietro optando poi per il tour con le jeep degli indiani. Scelta azzeccata perché dopo 10 minuti è venuto giù il diluvio universale e pensare che alla Monument non piove mai! Le auto per la strada sono rimaste quasi tutte impantanate… Con il senno di poi qui farei il giro a cavallo invece che in auto. Voto: 8 ½
ANTELOPE CANYON: qui bisogna per forza fare la visita guidata per poter accedere al canyon, lo spettacolo che ti si apre quando entri è indescrivibile. Se potete prenotate dall’Italia e fate il turno delle ore 11.30 che ci hanno detto essere il migliore perché la luce entra meglio nel canyon e rende i colori più accesi. Non per niente a quell’ora fanno il tour per fotografi! Cmq anche con una semplice macchina digitale come la mia le foto vengono da urlo! E mi raccomando NON bisogna usare il flash! Voto 10
GRAND CANYON: che dire… è il parco per eccellenza, immenso e da togliere il fiato soprattutto al tramonto. Godetevelo facendo passeggiate sul rim. Se potete e ve la sentite fate il giro in elicottero all’ora del tramonto, indimenticabile… Voto 10
PHOENIX: troppo caldo per i miei gusti, 45° all’ombra. In giro non c’è anima viva. La città guardandola dall’auto non è brutta, il centro è carino e ben tenuto, ma se andate in questo periodo vi consiglio una meta alternativa per spezzare il tragitto verso la costa, oppure si stringono i denti e ci si spara quelle 8-9 ore di viaggio per guadagnare 1 giorno verso San Diego, un po’ meno per Los Angeles ma cmq un lungo viaggio. Voto: da rimandare alla prossima!
SAN DIEGO: città carina anche se non ai livelli di San Francisco, il quartiere più vivo è il Gaslamp Quarter dove troverete di tutto dai ristoranti ai negozietti. Nota negativa ci sono tantissimi barboni. Voto 7
LOS ANGELES: non mi ha lasciato nulla di che! Voto: 5 da rivedere!
CONSIGLI E CONSIDERAZIONI:
Fate il pass per entrare nei parchi se avete intenzione di visitarne almeno un paio, costa $ 80 e lo potete fare all’ingresso di ogni parco e con quello potrete entrare in tutti tranne la Monumet Valley e l'Antelope Canyon;
Fermatevi sempre ai centri visitatori dei parchi dove i ranger sempre gentilissimi vi consiglieranno cosa fare e cosa vedere in base al tempo che avete e ai vostri interessi. Vi daranno inoltre tutte le cartine necessarie per i trail.
Motel: ci sono tantissime catene tipo Best Western, Holiday Inn, Motel 6, Super 8… direi che in linea di massima sono tutte buone e in posti strategici per gli accessi ai parchi. Forse i motel 6 e i super 8 sono ad un livello leggermente inferiore ma tutti dispongono sempre di hair dryer, camere grandi con frigo e macchina per il caffè (americano sia chiaro!). Tutti hanno inoltre i dispenser per il ghiaccio, molto utile per il viaggio. Il mio giudizio sui motel americani non può che essere positivo.
Tasse e mance: la mancia si lascia sempre. Il 15%-25% al ristorante, 10% al tassista… se andate in un fast food tipo MC Donald o in un supermercato niente mancia. Sembra una roba da niente, ma è una differenza culturale non da poco... Inoltre sui prezzi esposti nei negozi o per gli alberghi non ci sono le tasse… che variano da stato a stato.
Si dice spesso (o almeno io l'ho sentito dire...) che se per visitare gli Stati Uniti si dispone di una settimana sola, beh vale la pena spenderla nello Utah e dalla mia esperienza non posso che essere d'accordo.
E ora per i più pazienti o i più curiosi il dettaglio…
ARCHES: trovo sia bellissimo il delicate arch da vedere al tramonto, c’è una scarpinata da fare ma il panorama merita merita merita. Voto 8
MONUMENT VALLEY: la strada più scenografica che io abbia mai visto. Ci saremo fermate almeno 10 volte prima ancora di arrivare..:) se potete dormite dentro la valle come abbiamo fatto noi, l’albergo View at the Monument Valley, l’unico all’interno del parco, è stato inaugurato nel 2009 e tutte le camere hanno vista sui tre pinnacoli più famosi della Monument. Si vedono un tramonto e un alba stupendi. Non perdetevi inoltre il giro della Monument, potete farlo con la vostra auto, ma solo se è una jeep, oppure con le macchine attrezzate dei Navajo. Avevo letto che la strada era percorribilissima con le auto ma vi giuro che era piena di buche e noi siamo tornate indietro optando poi per il tour con le jeep degli indiani. Scelta azzeccata perché dopo 10 minuti è venuto giù il diluvio universale e pensare che alla Monument non piove mai! Le auto per la strada sono rimaste quasi tutte impantanate… Con il senno di poi qui farei il giro a cavallo invece che in auto. Voto: 8 ½
ANTELOPE CANYON: qui bisogna per forza fare la visita guidata per poter accedere al canyon, lo spettacolo che ti si apre quando entri è indescrivibile. Se potete prenotate dall’Italia e fate il turno delle ore 11.30 che ci hanno detto essere il migliore perché la luce entra meglio nel canyon e rende i colori più accesi. Non per niente a quell’ora fanno il tour per fotografi! Cmq anche con una semplice macchina digitale come la mia le foto vengono da urlo! E mi raccomando NON bisogna usare il flash! Voto 10
GRAND CANYON: che dire… è il parco per eccellenza, immenso e da togliere il fiato soprattutto al tramonto. Godetevelo facendo passeggiate sul rim. Se potete e ve la sentite fate il giro in elicottero all’ora del tramonto, indimenticabile… Voto 10
PHOENIX: troppo caldo per i miei gusti, 45° all’ombra. In giro non c’è anima viva. La città guardandola dall’auto non è brutta, il centro è carino e ben tenuto, ma se andate in questo periodo vi consiglio una meta alternativa per spezzare il tragitto verso la costa, oppure si stringono i denti e ci si spara quelle 8-9 ore di viaggio per guadagnare 1 giorno verso San Diego, un po’ meno per Los Angeles ma cmq un lungo viaggio. Voto: da rimandare alla prossima!
SAN DIEGO: città carina anche se non ai livelli di San Francisco, il quartiere più vivo è il Gaslamp Quarter dove troverete di tutto dai ristoranti ai negozietti. Nota negativa ci sono tantissimi barboni. Voto 7
LOS ANGELES: non mi ha lasciato nulla di che! Voto: 5 da rivedere!
CONSIGLI E CONSIDERAZIONI:
Fate il pass per entrare nei parchi se avete intenzione di visitarne almeno un paio, costa $ 80 e lo potete fare all’ingresso di ogni parco e con quello potrete entrare in tutti tranne la Monumet Valley e l'Antelope Canyon;
Fermatevi sempre ai centri visitatori dei parchi dove i ranger sempre gentilissimi vi consiglieranno cosa fare e cosa vedere in base al tempo che avete e ai vostri interessi. Vi daranno inoltre tutte le cartine necessarie per i trail.
Motel: ci sono tantissime catene tipo Best Western, Holiday Inn, Motel 6, Super 8… direi che in linea di massima sono tutte buone e in posti strategici per gli accessi ai parchi. Forse i motel 6 e i super 8 sono ad un livello leggermente inferiore ma tutti dispongono sempre di hair dryer, camere grandi con frigo e macchina per il caffè (americano sia chiaro!). Tutti hanno inoltre i dispenser per il ghiaccio, molto utile per il viaggio. Il mio giudizio sui motel americani non può che essere positivo.
Tasse e mance: la mancia si lascia sempre. Il 15%-25% al ristorante, 10% al tassista… se andate in un fast food tipo MC Donald o in un supermercato niente mancia. Sembra una roba da niente, ma è una differenza culturale non da poco... Inoltre sui prezzi esposti nei negozi o per gli alberghi non ci sono le tasse… che variano da stato a stato.
Si dice spesso (o almeno io l'ho sentito dire...) che se per visitare gli Stati Uniti si dispone di una settimana sola, beh vale la pena spenderla nello Utah e dalla mia esperienza non posso che essere d'accordo.
E ora per i più pazienti o i più curiosi il dettaglio…
Milano – San Francisco
Comincia l’avventura!! Partiamo da Milano Malpensa con il volo Continental Airlines delle 8.50. Il volo decolla in perfetto orario e dopo 9 ore di volo atterriamo a Newark, sbrighiamo in fretta le formalità del controllo immigrazione con impronte e via dicendo e prendiamo la coincidenza per san Francisco. Arriviamo a Frisco con mezz’ora di anticipo, il viaggio di quasi 6 ore passa veloce perché dormiamo tutto il tempo J. Ritiriamo le valigie, prendiamo uno degli shuttle che si trovano proprio all’uscita dell’aeroporto e ci facciamo portare al nostro hotel in Union Square. Sono circa le 11 di sera e ce ne andiamo dirette a letto!
Inn at Union Square: carino, niente di pretenzioso ma in ottima posizione e con una favolosa colazione. Voto: 7 1/2
San Francisco
Il fuso orario di -9 ore si fa sentire e alle 4.30 siamo sveglie a guardare il soffitto. Ci costringiamo a restare a letto per abituarci al fuso ma cmq alle 6.30/7 ci alziamo con un gran mal di testa. Evviva la tachipirina! Dopo la colazione ci dirigiamo a vedere la messa gospel al Globe, molto carina anche se non al livello della messa che avevo visto l’anno scorso ad Harlem. Restiamo un oretta e poi partiamo alla scoperta della città! Andiamo alla Powell Station vicino ad Union Square e facciamo il Muni Pass di 3 gg per poter girare in città su tutti i mezzi di trasporto, compresi i cable car! Decidiamo cmq di andare a piedi perché siamo affascinate dai saliscendi che ci circondano… risaliamo Powell street, sosta alla Grace Cathedral e al suo parco antistante. Facciamo poi un giro a Chinatown e nel financial district arrivando ai piedi della Transamerica Pyramid poi ci dirigiamo alla Coit Tower.
Comincia l’avventura!! Partiamo da Milano Malpensa con il volo Continental Airlines delle 8.50. Il volo decolla in perfetto orario e dopo 9 ore di volo atterriamo a Newark, sbrighiamo in fretta le formalità del controllo immigrazione con impronte e via dicendo e prendiamo la coincidenza per san Francisco. Arriviamo a Frisco con mezz’ora di anticipo, il viaggio di quasi 6 ore passa veloce perché dormiamo tutto il tempo J. Ritiriamo le valigie, prendiamo uno degli shuttle che si trovano proprio all’uscita dell’aeroporto e ci facciamo portare al nostro hotel in Union Square. Sono circa le 11 di sera e ce ne andiamo dirette a letto!
Inn at Union Square: carino, niente di pretenzioso ma in ottima posizione e con una favolosa colazione. Voto: 7 1/2
San Francisco
cable car |
Lombard street vista dalla Coit Tower |
San Francisco
Sveglia alle 7 e anche oggi la giornata non è delle migliori, c’è un po’ di nebbia.. ma tanto sappiamo che poi in tarda mattinata esce il sole… è un po’ il clima di San Francisco, alla mattina c’è sempre la nebbia ma poi passa:) ma che freddo però per essere agosto!! Iniziamo il giro per il Civic Center che devo dire non mi ha entusiasmato più di tanto, anche perché era pieno di barboni che ci guardavano malissimo, una delle poche volte in cui non mi sono sentita tranquilla. Visitiamo poi the Cathedral of Saint Mary of the Assumption. Da qui prendiamo l’autobus fino a Ghirardelli Square. Questa zona prima era una fabbrica di cioccolato, oggi è in edificio molto interessante che conserva ancora i vecchi macchinari e ovviamente vendono cioccolato! Qui facciamo la nostra 2 colazione da Starbuck’s e prendiamo un altro autobus che ci scarica al Palace of Fine Arts. Facciamo un giro al laghetto e poi ci incamminiamo verso il Golden Gate. Facciamo tutta la camminata sulla spiaggia e poi saliamo al ponte e arriviamo fino al primo pilone! C’è un vento bestiale… però il Golden gate merita davvero! Inoltre dal ponte si gode di una vista impareggiabile su tutta la baia di San Francisco. Ci fermiamo a magiare una scatola di frutta mista e poi ci dirigiamo verso il Cabrillo Park. Questo è un parco molto carino, una zona residenziale con case da urlo, purtroppo non posso dire la stessa cosa del Golden Gate Park che ho trovato poco rassicurante e quindi lo sconsiglio…eravamo infatti credo gli unici turisti nella zona… è carino invece, vicino al parco, il quartiere di Haight Ashbury che è stato il centro del movimento hippie negli anni '60, pieno di casette colorate. Verso sera torniamo in autobus alla Powell Station, facciamo un giro in Union Square e andiamo a cena in un pub con super cheeseburger buonissimo.
Sveglia alle 7 e anche oggi la giornata non è delle migliori, c’è un po’ di nebbia.. ma tanto sappiamo che poi in tarda mattinata esce il sole… è un po’ il clima di San Francisco, alla mattina c’è sempre la nebbia ma poi passa:) ma che freddo però per essere agosto!! Iniziamo il giro per il Civic Center che devo dire non mi ha entusiasmato più di tanto, anche perché era pieno di barboni che ci guardavano malissimo, una delle poche volte in cui non mi sono sentita tranquilla. Visitiamo poi the Cathedral of Saint Mary of the Assumption. Da qui prendiamo l’autobus fino a Ghirardelli Square. Questa zona prima era una fabbrica di cioccolato, oggi è in edificio molto interessante che conserva ancora i vecchi macchinari e ovviamente vendono cioccolato! Qui facciamo la nostra 2 colazione da Starbuck’s e prendiamo un altro autobus che ci scarica al Palace of Fine Arts. Facciamo un giro al laghetto e poi ci incamminiamo verso il Golden Gate. Facciamo tutta la camminata sulla spiaggia e poi saliamo al ponte e arriviamo fino al primo pilone! C’è un vento bestiale… però il Golden gate merita davvero! Inoltre dal ponte si gode di una vista impareggiabile su tutta la baia di San Francisco. Ci fermiamo a magiare una scatola di frutta mista e poi ci dirigiamo verso il Cabrillo Park. Questo è un parco molto carino, una zona residenziale con case da urlo, purtroppo non posso dire la stessa cosa del Golden Gate Park che ho trovato poco rassicurante e quindi lo sconsiglio…eravamo infatti credo gli unici turisti nella zona… è carino invece, vicino al parco, il quartiere di Haight Ashbury che è stato il centro del movimento hippie negli anni '60, pieno di casette colorate. Verso sera torniamo in autobus alla Powell Station, facciamo un giro in Union Square e andiamo a cena in un pub con super cheeseburger buonissimo.
Ci svegliamo come al solito di buon ora e questa mattina incredibile ma vero c’è già il sole! Meglio così visto che oggi abbiamo la gita ad Alcatraz. Andiamo subito alla Thifthy a due passi (nel vero senso della parola! Era dietro l’angolo) dal nostro albergo a dire che avremmo ritirato l’auto nel pomeriggio. Nessun problema ci dicono e quindi ci dirigiamo con il cable car al Pier 33 da dove partono le crociere per Alcatraz prenotata da casa sul sito http://www.alcatrazcruises.com al costo di $ 26 a persona. L'isola di Alcatraz da sempre soprannominata The Rock è aperta al pubblico solo dagli anni 80 ed è stata penitenziario fino al 1963 anno in cui venne chiusa per gli elevatissimi costi di mantenimento. Il tour è molto interessante, con audioguida in italiano. Percorrere quei corridoi mette a tratti la pelle d’oca… Ritorniamo sulla terra ferma e mangiamo messicano al Pat’s cafè vicino al Fisherman’s poi torniamo alla Thrifthy a recuperare la nostra Dodge Caliber blu scuro. Carichiamo tutto e partiamo destinazione Yosemite. Ci immettiamo nel Bay Bridge in direzione Oakland e via verso Yosemite. Arriviamo ad Oakhrust che è già sera nel nostro B & B dove resteremo 2 notti. Ci sistemiamo e andiamo a cena nella Sweetwater Steakhouse dove mangiamo la più buona New York Steak di tutta la vacanza con contorno di onion rings. Ho visto essere oggi purtroppo chiusa definitivamente. ah, all’ingresso di Yosemite fate il pass al costo di $ 80 per tutti i parchi statali.
B&B Bed of Roses: carino ma stanza molto piccola e piuttosto cara per gli standard trovati. Sconsiglio
Yosemite
Vernal falls |
Yosemite è uno dei parchi più grandi che abbiamo visitato, considerate che dall’entrata ci vuole 1 ora 1 ora e mezza buona per arrivare al centro visitatori! Quindi valutate bene i vostri tempi per non rischiare di passare tutto il giorno in macchina.
Finito il giro torniamo ad Oakhurst e ceniamo in un ristorante messicano in paese.
Yosemite – Sequoia (265 km)
Partiamo alla mattina presto destinazione Sequoia National Park. Arrivati all’ingresso del parco scopriamo che ci vuole quasi 1 altra ora per arrivare nella zona che più ci interessa, la Giant Forest. Dopo aver percorso non so quanti tornanti in salita vediamo finalmente il cartello dell’inizio della foresta e rimaniamo a testa i su ad ammirare le Sequoie giganti. Davvero spettacolari! E la giornata diventa ancora più interessante quando lungo la strada avvistiamo il nostro 2 orso! Questa volta è molto piccolo e riusciamo a scattare un po’ furtive un paio di foto al piccolo! Wow… avevo un orso a 3 metri, incredibile!!
Generale Sherman trail |
big tree trail |
Motel The River Inn: perfetto per le nostre esigenze, camera grande, pulita e ad ottimo prezzo
Sequoia – Lone Pine (450 km)
Oggi ci aspetta una lunga tappa di trasferimento a Lone Pine, alle porte della Death Valley. Il paese di Lone Pine è abbastanza carino ed è diventato importante durante il periodo della febbre dell'oro. Ecco perché ogni anno organizza il Lone Pine Film Festival, che celebra la leggenda dei Cow Boys americani. Lone Pine è importante perché si trova all'estremità nord della 'inizio della Death Valley e che è diventata famosa nel tempo proprio per questo motivo. I pionieri che riuscivano ad arrivare a Lone Pine durante il periodo della corsa all'oro potevano dire di avercela fatta. Se siete amanti della carne e del buon vino (rigorosamente Californiano) e come noi…per sbaglio passate da queste parti, vi consiglio di farci un salto!! E poi qui ci sono veri saloon come si vedono nei film!
Motel Dow Villa: anche questo perfetto motel.
Lone –Pine – Death Valley – Las Vegas (500 km)
Tappa tosta… stamattina sveglia alle 5 e via in direzione Death Valley. Appena entrati nel parco ci danno il buongiorno 2 coyote che incuranti di noi ci attraversano la strada come se nulla fosse. Nella Death visitiamo le sand dunes e ci dirigiamo verso il centro visitatori (ore 8 del mattina, 35°!!). I rangers a Furnace Creek ci consigliano di vedere Badwater, il punto più basso degli Stati Uniti, di fare il percorso in auto all’artist palette, poi sosta a Zabriskie Point e Dante’s View e via verso Las Vegas. Questo era quello che dovevamo vedere prima che la mia pressione decidesse di calare a picco nel bel mezzo di badwater..:( sottolineo i 40 gradi delle 9 del mattino!!) Troviamo fortunatamente un gentile camionista che mi da 2 bustine di zucchero e filiamo via in auto verso Las Vegas. La death valley è una landa desolata dove non incontri davvero nessuno, il silenzio regna sovrano… probabilmente i momenti migliori per vederla sono il tramonto e l’alba perché durante il giorno il gran caldo appiattisce tutti i colori e crea un alone biancastro che rende tutto uguale! Consiglio quindi di dormire direttamente a Furnace Creek per poter godere a pieno delle meraviglie della valle che noi in parte ci siamo perse. Prenotate per tempo in alta stagione!
Giungiamo a Las Vegas nel primo pomeriggio, anche qui il caldo non scherza, il termometro segna 42°. Attraversiamo la strip in macchina e raggiungiamo il nostro hotel, il Bally’s situato al centro della strip di fronte al Bellagio e a fianco del Paris. Usufruiamo del valet parking e in 30 secondi ci prendono valige e auto e ci danno i numeri per riavere auto e valige (direttamente in camera)… entriamo in hotel un po’ frastornate da questa città di plastica e dal freddo degli hotel! 18 gradi… sono dei pazzi! Dopo un breve riposino, eravamo in piedi dalle 5 del mattino… ci facciamo un bel giretto della strip e vediamo il Bellagio con il soffitto di fiori di vetro e le fontane danzanti, il Caesar Palace con il Colosseo finto, il Pyramid con la Sfinge e il Mandala Bay. Ceniamo al Diablo’s bevendo un margarita da 1 litro! Buonissimo…😍
Hotel Bally’s: prenotato con largo anticipo si è rivelato ottimo, rapporto qualità prezzo migliore della vacanza, ampia camera con 2 letti matrimoniali, bagno enorme, insomma consigliatissimo.
Las Vegas
Oggi giornata di relax che vola veloce in piscina al Bally’s. Tentiamo anche la fortuna al casinò ma senza troppa fortuna.. e proviamo le mele caramellate enorme al modico prezzo di 20$ l’una! Ammazza oh! Verso sera completiamo il giro della strip vedendo il Venetian e il Mirage e ci guardiamo lo spettacolo di fontane di sera davanti al Bellagio. Ceniamo alla Steakhouse del Bally’s mangiando benissimo e bevendo un buon vino rosso…davvero ottima scelta!
Las Vegas – Zion (260 km)
Partiamo di buon ora da Las Vegas ma a causa di lavori in corso che fanno impazzire il nostro navigatore ci mettiamo più di un ora ad uscire dalla città. Inoltre nel percorso verso lo Utah si perde un ora, -8 rispetto all’Italia, che poi recupereremo rientrando in Arizona. Arriviamo allo Zion verso le 13.30 e c’è molto caldo per escursioni a piedi. (38° circa senza un filo di vento) pranziamo quindi al sacco all’ombra di una pianta, ci riposiamo un pochino e dopo esserci documentate sui percorsi al solito centro visitatori partiamo alla scoperta del parco.
Prendiamo la navetta gratuita, le auto non sono ammesse nel parco, che sosta in tutti i punti panoramici ed in particolare facciamo 2 percorsi a piedi. Il temple di Sinawawa della durata di circa 1 ora e mezzo all’estremità nord del parco, molto carino, e il lower Emerald loop Trail, niente di speciale. Alla sera facciamo 2 passi a piedi a Springdale e ceniamo in uno dei pochissimi ristoranti del paese.
Albergo Best Western Zion Lodge: molto molto carino, tutto in legno, belle camere e in ottima posizione. $ 62 per persona
Zion – Bryce Canyon (145 km)
Ci alziamo presto come al solito e partiamo con la nostra Caliber in direzione Bryce Canyon. La strada è molto bella e abbastanza breve, avvistiamo anche un gruppo di mufloni sulla cima di un sasso... arriviamo al Bryce che è ancora mattina e abbiamo tuta la giornata a disposizione per vederlo al meglio. Personalmente è stato uno dei parchi più belli che io abbia visto in questa vacanza. Ci siamo fermate in tutti i punti panoramici indicati dai ranger; per chi ha meno tempo i migliori sono sicuramente il Bryce point, il Sunset point e l’Inspiration point. Non spingetevi fino al Rainbow point che non merita come gli altri a mio parere. Se avete tempo da vedere assolutamente tutto invece!! In serata abbiamo fatto il bellissimo Queen’s trail + Navajo loop trail, davvero il più bel percorso di tutta la vacanza in mezzo alle guglie rosse del Bryce. In serata alloggiamo al Best Western Ruby’s Inn proprio all’ingresso del parco e ceniamo nello stesso ristorante dell’hotel.
Hotel Ruby’s Inn: visti i bei commenti trovati me lo aspettavo meglio invece era molto umido e le camere un po’ vecchiotte. Cmq passabile e in ottima posizione. $ 67 per persona
Bryce Canyon – Moab (450 km)
Ci alziamo di buon ora pronte per la nostra gita a cavallo nel Red Canyon…purtroppo il tempo non è dei migliori e siamo anche rimaste un po’ deluse. Finito il giro che dura circa 3 ore, mangiamo al ristorante e partiamo alla volta di Moab. La strada che percorriamo è molto panoramica ma arriviamo a destinazione stanche morte dopo quasi 5 ore di viaggio. Moab si rivela però una cittadina carina e piena di ristorantini! Ceniamo al messicano in centro con uno splendido Combo Apetizer ed un frozen mango margarita. Il migliore messicano della vacanza. Soggiorniamo al motel Moab Adventure Inn.
Adventure Inn: uno dei migliori motel per rapporto qualità/prezzo, situato al centro di Moab in ottima posizione sia per Arches che per Canyonland, con colazione e una titolare molto simpatica e gentile. Da consigliare! $ 43 per persona con colazione
Canyonland, Dead Horse Point, Arches (Moab)
Oggi abbiamo un programma intenso perchè vogliamo vedere tutti e due i parchi di Canyonland e Arches quindi ci alziamo all’alba e dopo un ottima colazione offerta dal nostro motel partiamo in direzione Canyonland. Ci sono circa 20 miglia prima di entrare nel parco, la zona che visiteremo è solamente l’Island in the Sky, uno dei tre distretti di Canyonland che è veramente immenso. L’Island è il più comodo da raggiungere e quello più attrezzato ma al centro visitatori siamo solo noi 2! Ci consigliano i posti da vedere e partiamo. Bellissimo e assolutamente da non perdere è il Mesa Arch (ci si arriva in 20 minuti di passeggiata) dal quale si ha una vista su tutta la vallata del Colorado. Si resta senza fiato nonostante il tempo non fosse dei migliori e i colori non risaltassero al meglio. Facciamo anche l’Upheaven Dome trail che da invece sulla vallata del Green river della durata di circa 40 minuti, carino ma si può anche saltare se si ha poco tempo. Da non perdere invece il Green river overlook ma soprattutto il Grand view overlook dal quale parte un sentiero di circa 1 ora (2 a/r) che porta fin sulla punta del promontorio oltre il quale si uniscono le vallate del Colorato e del Green river. Bello bello bello!!! Li, sull’orlo del mondo ci siamo messe a sedere in silenzi a contemplare l’infinito… giuro che senti le gambe tremare e un vuoto in fondo allo stomaco.. una sensazione mai più provata in nessun parco. Dall’alto del Buck Canyon Overlook si gode la vista di una spaziosa piana rocciosa nella quale si aprono delle incredibili spaccature, che lasciano intravedere a loro volta ulteriori spaccature ed erosioni. Praticamente tutto ciò che il nostro immaginario evoca alla parola “canyon” è racchiuso in questo parco, il quale può vantare quindi un nome più che mai appropriato.
Appena usciti da Canyonland facciamo una breve deviazione verso il Dead horse point. Beh’, chi ha visto, amato e si è appassionato al film Thelma & Louise, mi potrà capire.
Già gran parte delle strade che abbiamo attraversato oggi sono state l’incomparabile scenario in cui si dipanano le riprese “on the road” del film, ma nel Dead Horse Point è stata girata l’indimenticabile scena finale. Il punto panoramico è davvero bello.. mette i brividi.. noi non abbiamo neanche pagato l’ingresso, che è escluso dal pass nazionale, perché il baracchino dei rangers era chiuso per pranzo 😉
Ci fermiamo a mangiare qualcosa a Moab per pranzo ed entriamo ad Arches nel primo pomeriggio. Qui ci sono moltissimi turisti e paragonato a Canyonland sembra un altro mondo! Bello ma si respirano sensazioni diverse. Visitiamo l’Eden garden e le north and south windows. Procediamo poi per il Devil garden e facciamo la passeggiata che porta al Landscape arch, il più lungo arco naturale del mondo (circa 90 metri) che si può ammirare da una distanza di sicurezza in quanto qualche anno fa ha dato segni di cedimento e una parte dell’arco è crollata facendolo assottigliare ancora di più. Verso le 18 partiamo per la scarpinata verso il Delicate Arch. 1 ora e mezzo solo andata (sconsigliatissimo farla sotto il sole cocente delle ore centrali) ma il panorama che si gode all’arrivo ripaga di tutto. L’arco è bellissimo e sarebbe stato ancora più bello vedere il tramonto che purtroppo non abbiamo visto causa brutto tempo. Peccato davvero… ma che spettacolo!
Oggi ci aspetta una lunga tappa di trasferimento a Lone Pine, alle porte della Death Valley. Il paese di Lone Pine è abbastanza carino ed è diventato importante durante il periodo della febbre dell'oro. Ecco perché ogni anno organizza il Lone Pine Film Festival, che celebra la leggenda dei Cow Boys americani. Lone Pine è importante perché si trova all'estremità nord della 'inizio della Death Valley e che è diventata famosa nel tempo proprio per questo motivo. I pionieri che riuscivano ad arrivare a Lone Pine durante il periodo della corsa all'oro potevano dire di avercela fatta. Se siete amanti della carne e del buon vino (rigorosamente Californiano) e come noi…per sbaglio passate da queste parti, vi consiglio di farci un salto!! E poi qui ci sono veri saloon come si vedono nei film!
Motel Dow Villa: anche questo perfetto motel.
Lone –Pine – Death Valley – Las Vegas (500 km)
Sand dunes Death valley |
Giungiamo a Las Vegas nel primo pomeriggio, anche qui il caldo non scherza, il termometro segna 42°. Attraversiamo la strip in macchina e raggiungiamo il nostro hotel, il Bally’s situato al centro della strip di fronte al Bellagio e a fianco del Paris. Usufruiamo del valet parking e in 30 secondi ci prendono valige e auto e ci danno i numeri per riavere auto e valige (direttamente in camera)… entriamo in hotel un po’ frastornate da questa città di plastica e dal freddo degli hotel! 18 gradi… sono dei pazzi! Dopo un breve riposino, eravamo in piedi dalle 5 del mattino… ci facciamo un bel giretto della strip e vediamo il Bellagio con il soffitto di fiori di vetro e le fontane danzanti, il Caesar Palace con il Colosseo finto, il Pyramid con la Sfinge e il Mandala Bay. Ceniamo al Diablo’s bevendo un margarita da 1 litro! Buonissimo…😍
New york NY |
Las Vegas
Oggi giornata di relax che vola veloce in piscina al Bally’s. Tentiamo anche la fortuna al casinò ma senza troppa fortuna.. e proviamo le mele caramellate enorme al modico prezzo di 20$ l’una! Ammazza oh! Verso sera completiamo il giro della strip vedendo il Venetian e il Mirage e ci guardiamo lo spettacolo di fontane di sera davanti al Bellagio. Ceniamo alla Steakhouse del Bally’s mangiando benissimo e bevendo un buon vino rosso…davvero ottima scelta!
Las Vegas – Zion (260 km)
Zion |
Prendiamo la navetta gratuita, le auto non sono ammesse nel parco, che sosta in tutti i punti panoramici ed in particolare facciamo 2 percorsi a piedi. Il temple di Sinawawa della durata di circa 1 ora e mezzo all’estremità nord del parco, molto carino, e il lower Emerald loop Trail, niente di speciale. Alla sera facciamo 2 passi a piedi a Springdale e ceniamo in uno dei pochissimi ristoranti del paese.
Albergo Best Western Zion Lodge: molto molto carino, tutto in legno, belle camere e in ottima posizione. $ 62 per persona
Zion – Bryce Canyon (145 km)
Navjo loop trail |
Hotel Ruby’s Inn: visti i bei commenti trovati me lo aspettavo meglio invece era molto umido e le camere un po’ vecchiotte. Cmq passabile e in ottima posizione. $ 67 per persona
Bryce Canyon – Moab (450 km)
Ci alziamo di buon ora pronte per la nostra gita a cavallo nel Red Canyon…purtroppo il tempo non è dei migliori e siamo anche rimaste un po’ deluse. Finito il giro che dura circa 3 ore, mangiamo al ristorante e partiamo alla volta di Moab. La strada che percorriamo è molto panoramica ma arriviamo a destinazione stanche morte dopo quasi 5 ore di viaggio. Moab si rivela però una cittadina carina e piena di ristorantini! Ceniamo al messicano in centro con uno splendido Combo Apetizer ed un frozen mango margarita. Il migliore messicano della vacanza. Soggiorniamo al motel Moab Adventure Inn.
Adventure Inn: uno dei migliori motel per rapporto qualità/prezzo, situato al centro di Moab in ottima posizione sia per Arches che per Canyonland, con colazione e una titolare molto simpatica e gentile. Da consigliare! $ 43 per persona con colazione
Canyonland, Dead Horse Point, Arches (Moab)
Grand look overview |
Oggi abbiamo un programma intenso perchè vogliamo vedere tutti e due i parchi di Canyonland e Arches quindi ci alziamo all’alba e dopo un ottima colazione offerta dal nostro motel partiamo in direzione Canyonland. Ci sono circa 20 miglia prima di entrare nel parco, la zona che visiteremo è solamente l’Island in the Sky, uno dei tre distretti di Canyonland che è veramente immenso. L’Island è il più comodo da raggiungere e quello più attrezzato ma al centro visitatori siamo solo noi 2! Ci consigliano i posti da vedere e partiamo. Bellissimo e assolutamente da non perdere è il Mesa Arch (ci si arriva in 20 minuti di passeggiata) dal quale si ha una vista su tutta la vallata del Colorado. Si resta senza fiato nonostante il tempo non fosse dei migliori e i colori non risaltassero al meglio. Facciamo anche l’Upheaven Dome trail che da invece sulla vallata del Green river della durata di circa 40 minuti, carino ma si può anche saltare se si ha poco tempo. Da non perdere invece il Green river overlook ma soprattutto il Grand view overlook dal quale parte un sentiero di circa 1 ora (2 a/r) che porta fin sulla punta del promontorio oltre il quale si uniscono le vallate del Colorato e del Green river. Bello bello bello!!! Li, sull’orlo del mondo ci siamo messe a sedere in silenzi a contemplare l’infinito… giuro che senti le gambe tremare e un vuoto in fondo allo stomaco.. una sensazione mai più provata in nessun parco. Dall’alto del Buck Canyon Overlook si gode la vista di una spaziosa piana rocciosa nella quale si aprono delle incredibili spaccature, che lasciano intravedere a loro volta ulteriori spaccature ed erosioni. Praticamente tutto ciò che il nostro immaginario evoca alla parola “canyon” è racchiuso in questo parco, il quale può vantare quindi un nome più che mai appropriato.
Dead Horse point |
Già gran parte delle strade che abbiamo attraversato oggi sono state l’incomparabile scenario in cui si dipanano le riprese “on the road” del film, ma nel Dead Horse Point è stata girata l’indimenticabile scena finale. Il punto panoramico è davvero bello.. mette i brividi.. noi non abbiamo neanche pagato l’ingresso, che è escluso dal pass nazionale, perché il baracchino dei rangers era chiuso per pranzo 😉
Delicate arch |
Moab – Monument Valley (240 km)
Poco prima di arrivare alla Monument, già in territorio Navajo ci fermiamo ad un market a fare benzina e spesa. Devo dire che gli indiani non mi sono sembrati particolarmente simpatici, né loquaci né ben disposti verso i turisti che pure sono la prima fonte di guadagno nel loro territorio.. al contrario degli americani che sono sempre gentili e pronti ad aiutarti. Avvistiamo la Monument Valley da lontano e ci fermiamo 300 volte a fare foto lungo la strada.. che dire.. la strada verso la Monument è qualcosa di unico, qualcosa che ti riporta indietro nel tempo e sembra di essere dentro ad un film in un posto irreale! Bellissima!! Arriviamo al View at the Monument Valley, dove alloggeremo, ed anche centro visitatori da dove partono tutte le escursioni, facciamo tante foto e decidiamo di provare a percorrere i 17 miglia di strada sterrata per vederla. Ma dopo aver fatto i primo 500 m valutiamo che la strada è troppo dissestata per la nostra Caliber che deve resistere almeno un'altra settimana, inoltre il tempo non promette nulla di buono e decidiamo di prendere un tour organizzato. Ci accordiamo con un indiano (trattate il prezzo!) e nel mentre viene giù il diluvio con fulmini e saette. Dura in tutto 15 minuti ma la valle sarà poi piena di fango e paciugo e abbiamo visto molte macchine bloccate! Meno male che siamo tornate indietro!!
Poco prima di arrivare alla Monument, già in territorio Navajo ci fermiamo ad un market a fare benzina e spesa. Devo dire che gli indiani non mi sono sembrati particolarmente simpatici, né loquaci né ben disposti verso i turisti che pure sono la prima fonte di guadagno nel loro territorio.. al contrario degli americani che sono sempre gentili e pronti ad aiutarti. Avvistiamo la Monument Valley da lontano e ci fermiamo 300 volte a fare foto lungo la strada.. che dire.. la strada verso la Monument è qualcosa di unico, qualcosa che ti riporta indietro nel tempo e sembra di essere dentro ad un film in un posto irreale! Bellissima!! Arriviamo al View at the Monument Valley, dove alloggeremo, ed anche centro visitatori da dove partono tutte le escursioni, facciamo tante foto e decidiamo di provare a percorrere i 17 miglia di strada sterrata per vederla. Ma dopo aver fatto i primo 500 m valutiamo che la strada è troppo dissestata per la nostra Caliber che deve resistere almeno un'altra settimana, inoltre il tempo non promette nulla di buono e decidiamo di prendere un tour organizzato. Ci accordiamo con un indiano (trattate il prezzo!) e nel mentre viene giù il diluvio con fulmini e saette. Dura in tutto 15 minuti ma la valle sarà poi piena di fango e paciugo e abbiamo visto molte macchine bloccate! Meno male che siamo tornate indietro!!
vista dall'hotel |
View at the Monument Valley: il panorama che si gode dal balcone è SPETTACOLARE. Lo consiglio assolutamente, poi le camere sono nuovissime, pulite e grandi. L’albergo ha aperto quest’anno ed è il solo dentro alla Monument. Un po’ caro ma ne vale la pena. $ 110 per persona
Monument Valley – Page (200 km)
Upper Antelope canyon |
Beh, tornate a page è primo pomeriggio, siamo stanche ma non demordiamo e andiamo verso il Lake Powell. All’entrata del Glen Canyon che segnala l’ingresso al Lake Powell da sud ci fermiamo un attimo a vedere la Dam (la diga) che forma lo stesso lago. Praticamente hanno bloccato il corso del Colorado (sempre lui!!!) e hanno creato questo lago artificiale. La diga non ci dice molto ma tant’è, non siamo esperte, e ci dirigiamo verso il porto del Lake Powell. Voi non ci crederete ma oltre alle case prefabbricate hanno anche le barche prefabbricate. Pranziamo in una pizzeria sul lago che cmq non ci dice molto e andiamo al nostro Motel 6. stiamo un paio d’ore in piscina (bruttina) e poi andiamo a cena allo Stromboli, un locale italiano in centro che si rivela italiano veramente. L’insalatona era ottima come la mangio a casa mia…:)
Motel 6: il peggior motel della vacanza, sebbene da fuori sia abb carino le camere sono vecchie e senza i comfort degli altri motel. Costava meno rispetto agli altri ma c’era un motivo! $ 35 per persona
Page – Grand Canyon (220 km)
Horse shoe |
Il ranger all’entrata dopo averci consegnato consueta cartina e giornale ci dice di andare prima a vedere il Desert View che da una prima visione del canyon. Così facciamo e scopriamo che qui c’è una temperatura davvero ottima! 28° a mezzogiorno! Meno male… sinceramente la vista non mi ha esaltato più di tanto quindi rimandiamo la valutazione come sempre alla fine:) per chi ha poco tempo consiglio di non vedere questo view point che rispetto agli altri non gli porta neanche le scarpe! Ripartiamo in direzione centro visitatori che troveremo dopo 40 minuti di strada! Il parco è preso d’assalto da turisti… e non solo!! Il ranger che ci da le indicazioni ci dice che Obama è appena stato là.. OBAMA!!!! THE PRESIDENT?! Si proprio lui… i miei genitori me lo confermeranno poi alla sera al telefono. Cmq guardiamo i primi view point attorno al Mother point e decidiamo di andare a prenotare il giro in elicottero per il giorno dopo, nel tragitto ci fermiamo a lasciare i bagagli all’Holiday Inn appena fuori dal parco. Purtroppo arrivati in aeroporto scopriamo che è tutto chiuso per visita presidenziale!! Mannaggia… però veniamo ripagate e mentre eravamo li ad ammirare l’elicottero di Obama, arriva lui in persona!! O meglio lui nella sua macchina superblindata nera con scodazzo al seguito. Contemporaneamente atteraa un Air Force grande come il mio paese e nel giro di 10 minuti salgono tutti sull’aereo e via..!! salgono vuol dire che tutte e 6 le macchine salgono DIRETTAMENTE sull’aereo!! Roba da pazzi… di Obama purtroppo nessun saluto.. sai te che figata avere la foto di Obama? E invece niente.. solo la macchina e l’aereo..:(
In serata andiamo a vedere il tramonto a Maricopa Point percorrendo a piedi e quasi di corsa il rim trail. Non potevamo perderci il tramonto che dicono essere magnifico… e lo è davvero!! Foto da cartolina! Torniamo all’hotel e andiamo a cena nella Steakhouse al di la della strada. Ottima e con buonissimo frozen margarita alla fragola!!
Holiday Inn: questo a livello qualitativo è sicuramente stato il miglio motel della vacanza, davvero comodo a 1 miglio dall’entrata sud del parco. $ 102 per persona
Grand Canyon
Questa mattina ci alziamo all’alba per fare il trail che ci ha consigliato il ranger. E’ il trail che porta all’Ooh Aah point scendendo dentro al canyon. Bisogna farlo con il fresco perché le temperatura all’interno del canyon salgono vertiginosamente nelle ora più calde arrivando fino a 50°. Scendiamo un bel pezzo poi il mio “problema” delle vertigini comincia a fare effetto e siamo costrette a tornare indietro se non volevano chiamare poi un elicottero per riportarmi su! Facciamo poi tutto il rim fino all’Hopi point all’andata in bus (c’è una fila bestiale!) e il ritorno a piedi. Bello! Dicono che dall’Hopi point si veda un bellissimo tramonto, però noi abbiamo visto la sera prima centinaia di persone andarci… a mio avviso meglio optare per il Powell point o il Maricopa point belli cmq e con mooolta meno gente..;)
In serata andiamo a vedere il tramonto a Maricopa Point percorrendo a piedi e quasi di corsa il rim trail. Non potevamo perderci il tramonto che dicono essere magnifico… e lo è davvero!! Foto da cartolina! Torniamo all’hotel e andiamo a cena nella Steakhouse al di la della strada. Ottima e con buonissimo frozen margarita alla fragola!!
Holiday Inn: questo a livello qualitativo è sicuramente stato il miglio motel della vacanza, davvero comodo a 1 miglio dall’entrata sud del parco. $ 102 per persona
Grand Canyon
Hopi point |
Mother point |
Grand Canyon – Phoenix (370 km)
Oggi ci alziamo con calma e partiamo destinazione Phoenix. Il clima si sa quasi subito rovente appena dopo aver passato Flagstaff. Incontriamo un mega incendio che ci costringe a sigillare l’auto per km. Arriviamo a Phoenix subito dopo pranzo, c’è un caldo bestiale, 45°, le strade sono deserte. Vediamo gente in piscina in hotel e ci chiediamo come faccia a resistere!! A noi manca il fiato.. Restiamo chiuse in camera (davvero bella) fin verso le 6 del pomeriggio e poi tentiamo di uscire per vedere la città, almeno dalla macchina, ci sono 42°!! Volevamo visitare il giardino di cactus del parco botanico ma era chiuso… facciamo allora un giro del centro, qualche foto e torniamo in albergo a mandare qualche mail e navigare su internet. Ceniamo in un messicano con solito margarita e andiamo a nanna presto, domani ci aspettano 6 ore di viaggio verso San Diego!
Hotel Clarendon: ottima posizione, ottimo hotel, prezzo stracciato per una camera enorme con salotto annesso e zona trucco. Ma a Phoenix visto il caldo è bassissima stagione. $ 50 per persona
Phoenix – San Diego (570 km)
Partiamo da Phoenix alle 7 del mattino e già ci sono più di 30°. Mamma mia ma come fanno a vivere qui!? Bene.. ci aspettano 6 ore di auto che passiamo tra chiacchiere, cambi alla guida, un paio di soste benzina e… toccando i vetri della nostra caliber per sentire la temperatura esterna!! Che sale, sale e sale… diventano roventi! Roba da pazzi e c’è gente che lavora lungo la strada sotto il sole, noi in compenso siamo chiuse in auto con l’aria a tutto gas! Le 6 ore passano bene e tiriamo un sospiro di sollievo quando arriviamo sulla cime dell’altopiano che circonda la costa. Sospiro di sollievo per essere quasi arrivate, per aver trovato un clima decente (almeno 10 gradi in meno!) per non essere rimaste a piedi lungo una strada rovente e dimenticata da dio! GRAZIE! Ci buttiamo nel traffico cittadino e arriviamo al nostro bestwestern di downtown nel primo pomeriggio. Temperatura 25°… magnifico! ci sistemiamo e usciamo a piedi alla scoperta della città. A primo impatto ci sembra molto carina, piena di vita, di negozi sportivi e di ristoranti. avevamo appena finito di dirci quanto era bella quando 2 ragazze tedesche ci corrono incontro dicendo che c’è un uomo con un coltello che le sta seguendo, erano terrorizzate e noi ci lanciamo di corsa dietro di loro… scampato pericolo! Incredibile, un maniaco con un coltello in pieno giorno nella zona più turistica. Mah… da quel momento in poi non riusciamo più a vivere la città in tranquillità, ci guardiamo sempre le spalle e…facciamo bene perché anche i barboni qui diventano abb. fastidiosi (cosa che generalmente non fanno) e ci importunano spesso specialmente alla sera. Quindi avverto, soprattutto se siete solo donne di stare attente alla sera a girare sole e di mantenersi nelle zone più affollate e centrali. Se avete l’hotel lontano prendete un taxi piuttosto! Facciamo il giro del Gaslamp Quarter fino al convention center, arriviamo all’Embarcadero marina park e poi al Seaport village dove facciamo shopping scontatissimo! Tutte marche da surfisti tipo roxy, quicksilver, billabong ecc ecc. torniamo in albergo e andiamo a cena in un ristorante nel Gaslamp. Niente di che…
Hotel Cabrillo Garden Inn catena Best Western: niente di pretenzioso, ma in ottima posizione e con colazione ad un prezzo buono rispetto alla media di città. $ 65 per persona con colazione
Oggi ci alziamo con calma e partiamo destinazione Phoenix. Il clima si sa quasi subito rovente appena dopo aver passato Flagstaff. Incontriamo un mega incendio che ci costringe a sigillare l’auto per km. Arriviamo a Phoenix subito dopo pranzo, c’è un caldo bestiale, 45°, le strade sono deserte. Vediamo gente in piscina in hotel e ci chiediamo come faccia a resistere!! A noi manca il fiato.. Restiamo chiuse in camera (davvero bella) fin verso le 6 del pomeriggio e poi tentiamo di uscire per vedere la città, almeno dalla macchina, ci sono 42°!! Volevamo visitare il giardino di cactus del parco botanico ma era chiuso… facciamo allora un giro del centro, qualche foto e torniamo in albergo a mandare qualche mail e navigare su internet. Ceniamo in un messicano con solito margarita e andiamo a nanna presto, domani ci aspettano 6 ore di viaggio verso San Diego!
Hotel Clarendon: ottima posizione, ottimo hotel, prezzo stracciato per una camera enorme con salotto annesso e zona trucco. Ma a Phoenix visto il caldo è bassissima stagione. $ 50 per persona
Phoenix – San Diego (570 km)
Seaport |
Hotel Cabrillo Garden Inn catena Best Western: niente di pretenzioso, ma in ottima posizione e con colazione ad un prezzo buono rispetto alla media di città. $ 65 per persona con colazione
San Diego
Oggi abbiamo tuta la giornata a disposizione. Partiamo di buon ora e ci dirigiamo verso little Italy, niente di che, facciamo un breve giretto e poi torniamo verso l’Horton Plaza dove facciamo shopping da Abercrombie & Fitch. Dopo di che percorriamo sempre a piedi tutta la Broadway fino al mare e ci imbarchiamo destinazione isola Coronado. L’isola è molto carina, il classico quartiere residenziale di gente benestante. Arriviamo fino alla spiaggia del Coronado dove vediamo il famoso hotel del Coronado. L’hotel rappresenta un pezzo di storia per San Diego e la California. Aperto nel 1888, l’hotel Del Coronado è un esempio di architettura vittoriana ed ha ospitato celebrità, presidenti e dignitari da tutto il mondo, oltre che essere stato anche il set per famosi film come “A qualcuno piace caldo” con Marilyn Monroe. La spiaggia è carina con le casette per i bagnini stile baywatch però l’acqua è freddissima, mi si sono congelati i piedi! Nessuno faceva il bagno! Al pomeriggio facciamo un giro al Balboa Park, niente si speciale, pieno di barboni, poi torniamo al Gaslamp per cenare in una Steakhouse davvero ottima.
Coronado |
San Diego – Los Angeles (200 km)
Prima di partire destinazione Los Angeles ci dirigiamo verso il confine messicano dove facciamo sosta all’outlet Premium per fare un po’ di shopping. Io di solito non sono amante di questi posti, non ci vado mai neanche in Italia però tutti ce ne hanno parlato benissimo e allora… effettivamente per quanto riguarda marche tipo raph lauren e nike si risparmia un sacco.
Ripartiamo per Los Angeles facendo tutta la costa e passando per Newport Beach. Dunque dalle porte della città ci mettiamo 2 ore per raggiungere il nostro hotel a Hollywood! Roba da matti.. un traffico bestiale. Arriviamo e davanti stanno girando un film! Credo fosse una telefilm.. per girare una scena dove lei esce di casa e lui la va a prendere ci hanno messo 2 ore. Che stressss!! Bene detto ciò usciamo per vedere la famosa Hollywood blvd con annesso Kodak Theatre e Chinese Theatre. Ceniamo nel centro commerciale dietro al nostro hotel e dove è inserito il Kodak! Insomma il teatro degli oscar sta niente po po di meno che in un centro commerciale! Mah…
Hotel Orchid Suites: niente di che ma a 10 metri da Hollywood blvd. Camere grandi con cucina e salotto. $ 73 per persona con colazione
Prima di partire destinazione Los Angeles ci dirigiamo verso il confine messicano dove facciamo sosta all’outlet Premium per fare un po’ di shopping. Io di solito non sono amante di questi posti, non ci vado mai neanche in Italia però tutti ce ne hanno parlato benissimo e allora… effettivamente per quanto riguarda marche tipo raph lauren e nike si risparmia un sacco.
Getty museum |
Ripartiamo per Los Angeles facendo tutta la costa e passando per Newport Beach. Dunque dalle porte della città ci mettiamo 2 ore per raggiungere il nostro hotel a Hollywood! Roba da matti.. un traffico bestiale. Arriviamo e davanti stanno girando un film! Credo fosse una telefilm.. per girare una scena dove lei esce di casa e lui la va a prendere ci hanno messo 2 ore. Che stressss!! Bene detto ciò usciamo per vedere la famosa Hollywood blvd con annesso Kodak Theatre e Chinese Theatre. Ceniamo nel centro commerciale dietro al nostro hotel e dove è inserito il Kodak! Insomma il teatro degli oscar sta niente po po di meno che in un centro commerciale! Mah…
Hotel Orchid Suites: niente di che ma a 10 metri da Hollywood blvd. Camere grandi con cucina e salotto. $ 73 per persona con colazione
Los Angeles
Oggi giornata dedicata alla visita della città in mattinata andiamo al Ghetty Museum, niente di speciale, ho trovato interessante 1 sala su 5 palazzine a 3 piani! Troppe sale dedicate ad arredamento d’epoca e quadri del medioevo! Cmq credo sia questione di gusti. Bello invece tutto il complesso e la vista che si gode della città anche se il tempo non era dei migliori. Verso l’ora di pranzo ci dirigiamo a Beverly Hills e facciamo un giro per Rodeo Drive. Mi sembrava di essere in via Monte Napoleone a Milano. Pranziamo in un ristorante italiano mangiano un ottima insalata mista. Nel pomeriggio guidiamo fino a Santa Monica e ce ne restiamo 2 ore in spiaggia a guardare i maniaci del fitness… c’è praticamente una palestra all’aperto! La spiaggia non è niente di speciale. Cmq a me Santa Monica non è piaciuta come del resto non mi ha detto gran che Los Angeles, troppo grande, troppo caotica, sporca e … non era quello che mi aspettavo...
Ceniamo in un ristorante italiano sempre nel centro commerciale. Ho mangiato una pasta ottima, come in Italia!
Grazie per la pazienza a chiunque sia riuscito ad arrivare in fondo 😂
La nostra vacanza continua alle Hawaii....
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